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Cosa ha fatto la pandemia alla mia professione?

Ovvero: la vita non è ciò che ci capita, ma è come reagiamo a ciò che capita mentre stiamo facendo altro.

Nel 2018 stavo programmando il mio ritorno sulla piazza di Bologna, come operatrice olistica specializzata in stress management, comunicazione efficace, riequilibrio energetico e – fondamentalmente – benessere naturale. La mia attività preferita.

Avevo preso in affitto uno studio, a Porta San Vitale, sito casualmente a pochi metri dal mio primo appartamento a Bologna. Ma questa è ancora un’altra storia 🙂

Vivendo in Romagna, mi faceva piacere essere a Bologna una volta a settimana. Mi permetteva di ricomporre le mie reti di amici e amiche, i miei legami professionali storici, il mio vissuto e offrire di nuovo un supporto massiccio a chiunque fosse alla ricerca di pace interiore, relax, concentrazione.

Ricominciando con calma, una volta a settima, di venerdì così da restare a dormire a casa di una cara amica, chiacchierare fino alle tre di notte, dormire fino alle nove il sabato mattina, rilassarmi a mia volta…

Faccende personali mie si insinuarono, in questa intenzione. Vicende di parenti, fecero altrettanto. Intuii che qualcosa non era nel flusso delle cose. L’anno successivo, un anno in salita, sempre per la crescente gestione di cose familiari. Poi dicembre 2019.

Nei giorni prima di Natale andammo a Milano. Mia figlia tornava, per le vacanze, dall’estero dove stava conseguendo due master universitari. Mio figlio voleva visitare la città di alcuni suoi beniamini musicali (diciamo così). A partire dall’aeroporto di Orio al Serio (e dal mega centro commerciale in cui passammo alcune ore, in attesa dell’arrivo dell’aereo con mia figlia sopra) il bagno di folla fu costante.

Nei giorni successivi, alloggiammo in un residence in città. Per strada, ai musei, per strada 🙂 il bagno di folla continuò.

[sono ancora colpita dalla massa di gente che mi ha strusciata, a camminare per le strade del centro. Mi ha ricordato una manifestazione sindacale motivata, senza che trapelasse alcuna motivazione. Per quel che mi riguarda, abbastanza fastidiosa la situazione. Ma per imparare, per crescere, bisogna fare le esperienza con leggerezza…]

Cosa c’entra, questo aneddoto? Non lo so, a me ricorda che, tra vivere spensieratamente e rimanere senza nulla, ci passa davvero poco. Milano, a fine dicembre 2019 era già in preda al virus. Il continuo bagno di folla, forse, ci ha pure procurato un leggero malessere influenzale, al rientro. Però non si era ancora nel continuo timore della pandemia.

Con la mia attività di Consulente per le energie rinnovabili e l’efficientamento l’8 febbraio fui a Firenze. Cinesi molti, come sempre, nel capoluogo toscano. E li guardavamo già con occhi diversi. Crescevano le notizie, date più o meno correttamente, sui contagi che appestavano la Cina. Però nulla ancora ci vietava di riunirci, di pranzare insieme, di sedere vicini vicini per seguire convegni e lezioni.

Dal marzo 2020, anche le mie attività si sono dovute fermare. In realtà, le ho fermate volentieri. Ne ho approfittato per capirmi, per continuare la mia crescita personale. Perché, delle difficoltà, non so che farmene, se non le uso per migliorare la mia attitudine a vivere. Perché “A una mente tranquilla l’universo intero si arrende”. Sì, anche senza uno stipendio, senza guadagnare soldi. Anche se l’attività di network marketing un po’ di respiro me l’ha dato.

Così ho capito ancora altre cose. Cose che fanno di me una persona e una coach ancora più solida ed efficace. E, no, non è per vantarmi. Scrivo queste cose solo perché credo sia utile sapere che non siamo da sole/i a vivere situazioni così.

Ti rimando al sito di Accademia EnerGeo, per saperne di più.

Non ho smesso di offrire sostegno. Il video – ottimista – rimandava al giugno 2020. Invece, sappiamo bene com’è andata. Ma ci ho preso gusto, con i trattamenti a distanza. E, anche per i corsi, c’è tempo. Ci sarà un tempo, perfetto, per ricominciare.

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