CONTROLLARE I CONSUMI
Quando vai al supermercato, per esempio al reparto frutta e verdura, acquisti in linea di massima ciò che ti eri prefissata/o poi, può capitare, ti salta agli occhi UN PREZZO vantaggioso, e allora magari prendi anche quel prodotto lì.
Ma perché, con l’energia elettrica e il gas, non possiamo fare così?
1 – perché PAGHIAMO DOPO AVER CONSUMATO e non siamo in grado di stabilire quanto consumeremo, a priori.
2 – perché PAGHIAMO – se non facciamo sempre l’auto lettura – quel che i fornitori PRESUMONO noi si abbia consumato (no, anche se i contatori sono elettronici, il distributore fornisce i dati saltuariamente. Non mi chiedere perché, non ho trovato risposte plausibili).
3 – perché, anche se ci sono costi, uguali per tutti i fornitori, stabiliti dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Rete e Ambiente), ciascuno gestisce il proprio profitto d’impresa un po’ come meglio crede. Dunque, pubblicità faraoniche, testimonial di ogni categoria VIP, promesse fantasiose e, pure, call center aggressivi con pratiche sanzionate dall’Authority come illegali e truffaldine. Sono davvero pochissime le aziende che si pongono con chiarezza sul mercato dell’energia.
4 – perché anche la trasparenza può essere un miraggio: le offerte semplici hanno spesso bollette con voci poco chiare perché, per quanto vengano impostate in nome della chiarezza, devono seguire OBBLIGHI DI LEGGE che, in sostanza, riescono solo a confondere le acque, con l’imposizione di inserire voci del tutto inutili, come per esempio L’ENERGIA REATTIVA sulle bollette domestiche. Infatti, questa non è imputabile ai consumatori domestici sotto ai 12 KWp di contatore e comunque in BT – bassa tensione.
QUINDI, COME FARE?
Siccome paghiamo dopo, dobbiamo innanzitutto controllare, per quanto possibile, i consumi.
COME SI CONTROLLANO I CONSUMI?
In diversi modi:
a) utilizzando elettrodomestici in classe energetica A. E superiori. (Leggi dal sito ENEA l’esempio con la lavatrice).
Ti è più chiaro, quindi, che una lavatrice in classe E, pagata anche 300€ in meno rispetto a un’A+, ti costerà in un paio di anni molto di più di quel che pensavi di aver risparmiato?
Lo so, il tuo supermercato di fiducia TI PROPONE SPESSO offertone, in tal senso. Ebbene, se le tenesse: non dovrebbero proprio più circolare apparecchi sotto la classe A! Se il tuo smk preferito fosse davvero dalla tua parte, non aiuterebbe a svuotare i magazzini dei produttore di elettrodomestici mangiasoldi.
b) controllando l’utilizzo: sempre rimanendo nell’esempio con la lavatrice, non è necessario lavare tutto a 90°! La maggior parte dei capi che usiamo, ha bisogno di essere rinfrescato. Va benissimo il lavaggio a 30°. Portare l’acqua a temperature maggiori, richiede un utilizzo maggiore di energia. Per esempio.
c) procedendo OGNI MESE, oppure ogni due (se la bolletta è mensile, o bimestrale), a fare l’auto lettura. Come? Non sai come trovare il contatore? Non sai quale pulsante premere? “Il contatore elettronico è dotato di un display nella parte frontale. Alla destra del display trovate il pulsante di lettura. Premendo il tasto di lettura del contatore Enel più volte potete leggere tutte le informazioni utili relative ai vostri consumi”. Guarda, qui si sono dilungati dettagliatamente.
d) ultimo, ma non ultimo, ottimizzando i consumi. Come? Con l’efficientamento energetico, naturalmente. Io, per esempio, ho eliminato il gas, sia in appartamento (piccolo condominio) che nella casa al mare (indipendente). Come scaldo l’acqua? Con una pompa di calore aria-acqua. Come scaldo casa? Con le stesse macchine (ottime, qualità top di gamma, pagate con lo sconto in fattura, il 65% in meno, installate a regola d’arte. Le stesse che mi deumidificano nella mezza stagione, e che mi raffrescano anche in questo momento). Come cucino? Con delle fantastiche piastre a induzione E con elettrodomestici favolosi (l’ultimo, te lo mostro qui sotto).
Commenti
Una risposta a “Scegliere quale fornitore di energia, luce e gas / 1”
[…] come hai potuto leggere nei passaggi precedenti (il primo, e il secondo) non è il fornitore a fare la vera, significativa differenza in ciò che spendi per […]