Quali voci per capire la bolletta, e perché le cambiano continuamente

Ricordi? Fino ad alcuni mesi fa dovevamo scovare la voce “altre spese”, oppure “gestione cliente” oppure “altri importi materia energia” oppure… boh! Era la voce di spesa, che ciascuno fornitore applicava, per gestire la fornitura nella parte amministrativa. Che, a far arrivare la corrente, ci pensano le centrali idroelettriche, fotovoltaiche, a carbone ecc. poi Terna per trasporto, dispacciamento, distribuzione, poi il distributore locale, ovvero il malefico proprietario dell’ultimo km di allaccio e dei contatori.

Oggi NO! Non è più così. Se sei una/o che legge la bolletta, avrai sicuramente notato che da qualche tempo le voci sono diverse, mannaggia.

Già, hai mai la sensazione che, in nome della trasparenza, si pratichi il caos creativo? Io sì, fidati, non è bello.

Oggi, dunque, per capire chi ci fa pagare di più e scegliere chi ci propone le fornitura a meno, dobbiamo paragonare QUOTA FISSA e QUOTA VARIABILE.

De che? Bella domanda, vediamo con pazienza di cosa si tratta.

QUOTA FISSA:

1) Spesa per la materia energia. …che a sua volta contiene altre voci di spesa.

2) Spesa per oneri di sistema. …

3) Spesa per il trasporto e la gestione del contatore. …

4) Accise e IVA.

QUOTA VARIABILE:

Si tratta del costo proporzionale alla quantità di energia elettrica trasportata per coprire la richiesta dell’utente finale, quindi varia a seconda del consumo registrato sull’utenza, nel particolare periodo di riferimento della fattura.

Ora ti è tutto più chiaro, vero? Infatti, tutti dichiarano apertamente e in modo comodo da reperire, questi dati…

E, niente, vedi se vuoi contribuire ad aumentare le informazioni tra tutti noi, consumatori obbligati di energia. Puoi prendere la tua ultima bolletta elettrica, e scrivermi KWh fatturati, quota fissa e quota variabile del tuo fornitore?

Scrivimeli usando questo modulo online (senza registrazione) …

oppure su

Davvero, a questo punto, per darti indicazioni utili abbiamo tutti bisogno di confronti pratici.

SUPERBONUS da 110% a 90%

white and black wall paint

Non eccepisco sulla percentuale, potrei sulle motivazioni. Pessimi controlli, scarsa serietà di aziende improvvisate, poca e poco preparata informazione …

Scrivevo ciò nel NOVEMBRE 2022. Ti ripropongo questo approfondimento sul superbonus, alla luce delle ultime decisioni prese dall’ennesimo Governo di politici avulsi dalla realtà. Non se ne esce? Beh! Immagino sia molto difficile farlo. Non si tratta di STOP al superbonus. Si tratta di minare ulteriormente la fiducia delle persone comuni, quelle cha pagano il mutuo e le bollette, per intenderci.


Te ne ho già parlato a lungo in questi articoli.

Leggi tutto: SUPERBONUS da 110% a 90%

Te ne ho parlato da persona informata sui fatti. Da tecnica che, lavorando assieme ad aziende preparate, specializzate proprio in questo settore, con le quali abbiamo fatto i salti mortali per farti avere le soluzioni migliori, nel miglior tempo possibile, ha aiutato famiglie e aziende ad affrontare la crisi.

Mentre i politici si arrabattavano per ostacolare il successo di un’operazione che permetteva A CONDOMINI, A PICCOLI PROPRIETARI (in Italia, più dell’80% delle persone possiede la casa in cui è residente), di eliminare la spesa del gas, di ridurre l’emissione di CO2 grazie alle energie rinnovabili, di tagliare LE BOLLETTE.

Ora, lo avrai saputo, lo sconto fiscale scende al 90% e (mentre tutte le associazioni di categoria auspicavano divenisse funzionale e organico) con tempistiche ridicole.

Dicevo, a inizio pezzo, che il 90% di sconto fiscale è ancora un buon obiettivo. Immaginati di investire 70.000€ per aggiustare tutte le cose che non vanno, nella tua casa: infissi colabrodo, caldaia energivora 🙂 ecc. rendendoti autonoma/o producendo energia dal fotovoltaico. Se, veramente, di quei 70.000€ te ne tornassero in tasca, in 5 anni, 63.000€ (12.600 ogni anno) scalati dalle tasse che, se sei dipendente, l’azienda ti rende in busta, sarebbe vantaggioso persino anticiparli prendendo un prestito.

Il dramma, la scelleratezza, è tutta nella burocrazia finanziaria. Nel volerci guadagnare delle banche, nella non formazione degli uffici tecnici, nell’inadeguatezza degli uffici dell’agenzia delle entrate. Al punto da seminare il panico, nel dover sentire dire che IL SUPERBONUS sarebbe addirittura pericoloso. E, per certi aspetti, lo è diventato se a lavorare sono aziende impreparate, che non riescono a stare dietro ai decreti attuativi, per esempio.

Eppure, i miei clienti lo hanno usato, il superbonus 110%. Ad alcuni è capitato di patire installazioni non precise, perché la richiesta di installatori ci ha costretti a trovare molti più fornitori, su cui è più difficile mantenere il controllo. Ma, in questi casi, hanno ottenuto ragione, comunque. E hanno potuto eliminare la spesa del gas, già mostruosa anche prima della pretestuosa guerra in Ucraina. Per esempio.

OGGI, INSOMMA, COSA FARE?

Aspettare, per capire cosa davvero sia realizzabile. Non mollare l’idea di poter efficientare la propria casa, rendendola così anche più godibile e aumentandone il valore.

Io ho efficientato, e supportato amici e parenti a farlo. Non abbiamo più la spesa del gas. Abbiamo una maggior gestione del clima in casa, e ti sorprendo: NESSUNO di noi ha beneficiato del 110% 😉

Parafrasando una famosa affermazione: “Se pensi che una consulenza seria costi troppo, ancora non hai fatto i conti con quel che ti costerà una scarsa. O inesistente!”

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Scegliere quale fornitore di energia, luce e gas / 1

CONTROLLARE I CONSUMI

Quando vai al supermercato, per esempio al reparto frutta e verdura, acquisti in linea di massima ciò che ti eri prefissata/o poi, può capitare, ti salta agli occhi UN PREZZO vantaggioso, e allora magari prendi anche quel prodotto lì.
Ma perché, con l’energia elettrica e il gas, non possiamo fare così?

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Il gas, la terza guerra mondiale e le bollette

soldier holding rifle

Quando ho iniziato a occuparmi, commercialmente e professionalmente, di energie rinnovabili, efficientamento, risparmio energetico e bollette di famiglie e aziende, la prima cosa che ho (re)incontrato è stata il Protocollo di Kyoto. Per chi ne fosse ignaro, è un trattato internazionale per difendere il pianeta dai cambiamenti climatici causati dall’inquinamento DATATO 1997.

Il fatto che sia entrato in vigore il 16 febbraio 2005 la dice lunga sulla serietà delle intenzioni dei vari governanti dei Paesi terrestri per non mettere a rischio la vita umana sul pianeta. Già, come se, loro, vivessero su di un altro pianeta. E, talvolta, vien da pensarlo…

Se vi piace approfondire l’argomento, vi indico alcune letture pertinenti:

Energia e cambiamenti climatici.

Guida alla bioedilizia e all’arredamento ecologico.

La sfida dell’energia.

Quindi, dal 2010, come libera professionista, consulente per una (allora emergente, oggi consolidata e in vetta al settore) Azienda toscana, dedita alla diffusione di fotovoltaico, pompe di calore, energia pulita, ho cominciato ad approfondire compiutamente tutte le opportunità tecnologiche, legislative e finanziarie che si affacciavano timidamente sul territorio italiano per eliminare l’uso del gas, abbattere le emissioni di CO2, efficientare gli immobili.

Non puoi fare bene alcuna professione, se non ti aggiorni continuamente, e ho scelto proprio quella azienda perché l’attenzione che pone alla formazione è eccellente.

Purtroppo, non sono una venditrice. Sono una soluzionatrice. Trovo soluzione ai problemi. Aiuto a identificare i problemi, per poterli risolvere. E’ una mia prerogativa naturale, molto utile e apprezzata anche in ambito formativo con Accademia EnerGeo. Dunque, non essendo venditrice, non ho mai potuto superare la totale disinformazione che ho incontrato, facendo consulenza. E, difatti, ho chiuso contratti solo con famiglie e aziende già consapevoli del problema gravissimo in cui ci troviamo a vivere.

Tornando al titolo di questo post, se fossero state prese sul serio le direttive europee, le conseguenti leggi italiane (una, su tutte? Quella a riguardo della riforma delle tariffe elettriche) e se fosse stata fatta un’adeguata informazione, quella che oggi strazia l’Ucraina non sarebbe altro che una delle tante guerre in atto sul pianeta.

Non ci sarebbero ometti al potere in grado di minacciare “la terza guerra mondiale nucleare”, perché nessuno sarebbe interessato al loro gas e alle loro materie prime. Chissà, forse, neppure l’invasione dell’Ucraina sarebbe stata così drammatica e violenta, se nessun paese occidentale fosse stato preoccupato dall’attuale ricatto energetico. Ma, ovviamente, non voglio entrare in questo ginepraio. Voglio solo ricordare a te, che stai leggendo, che ci sono RESPONSBILITA’ politiche generate dalla sottomissione della politica al profitto e alla finanza.

E che tu, come me e come tutte le famiglie e le aziende che cercano di guadagnarsi da vivere in questo Paese, dovresti pagare bollette assurde a causa di quelle RESPONSABILITA’.

Che, probabilmente, nessuna elezione politica ci condurrà a un miglioramento, e che – in particolare – ciascun di noi può e deve assumersi la responsabilità del proprio consumo energetico.

Come posso aiutarti? Innanzitutto fornendoti gli elementi chiave per leggere le tue attuali bollette.

Fornendoti un’offerta che possa farti avere qualche vantaggio in più.

Scrivimi un messaggio WhatsApp. E’ il modo più rapido e sicuro per comunicarmi alcuni dati, necessari per capire come puoi migliorare la spesa e il consumo: KWh annui, smc annui, tipo di utenza (domestica, attività commerciale, partita iva…).

Gli aumenti dell’energia

six solar panels

Abbiamo iniziato il 2021 con un costo, per l’energia elettrica, di 50€/MWh (0,05€/KWh) e lo abbiamo finito con 200€/MWh (0,20€/KWh) all’ingrosso. Ossia, il PUN (prezzo unico nazionale).

Facendo un banale calcolo con le proporzioni (programma di terza media, direi), stiamo parlando di un aumento del 400% (100 : 0,05 = x : 0,20). Cioè 0,05 + 400% = 0,20.

Significa che, se in gennaio 2021 avete consumato 300 KWh, di energia avete speso 15€ (più tutte le altre spese che elenco qui di seguito) mentre gli stessi 300 KWh che avete consumato in dicembre 2021, li avete pagati 60€ (più tutto il resto che segue).

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Sconto in fattura e aumento del preventivo

Parliamo del bonus 65%, vuoi? Chi ha già affrontato questo argomento, si è accorto di un fatto importante: gli interventi coperti da Bonus (sgravio fiscale) hanno prezzi assai diversi, se si pagano optando per il 65% in 10 anni (paghi tutto, subito) oppure beneficiando dello sconto in FATTURA (65% di sconto, subito).

Proprio così! Con lo sconto in fattura, il costo totale dell’operazione aumenta dal 20% fino al 30%!

E, magari, ti sei chiestə il motivo. Non so dirti se sia equo, o pienamente giustificato, in termini di valore, questo aumento!

Posso però dirti che sì, è giustificato in termini di principio:
con lo sconto in fattura Tu non paghi una buona parte di ciò che prendi (e che contribuirà a farti anche eliminare la bolletta del Gas), che però qualcun altro anticiperà per tuo conto (l’azienda che ti fornisce il lavoro).

E che incasserà con i tempi della Agenzia delle Entrate.

Mentre, se paghi tu tutto subito, è una normale operazione, per chi ti fornisce macchine, installazione ecc. che incassa normalmente. E tu hai uno sconto reale del 65% (se sei capiente) per 10 anni.

Facciamo un esempio? Diciamo che installi una pompa di calore per produrre l’acqua calda e tre pdc per caldo/freddo (due camere e soggiorno) più lo scalda salviette per il bagno.

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Scegli anche tu di salvare l’ambiente.

L’Agenzia internazionale dell’energia la mette giù chiara, che non ci siano più tentennamenti o giri di parole:

È necessario abbandonare già da ora qualsiasi investimento in combustibili fossili (petrolio e gas) così come nelle centrali elettriche alimentate a carbone, oltre al completo stop, entro il 2035, delle auto a benzina e/o diesel. 

Web

Cosa c’è di clamoroso? Beh, il cambio di rotta radicale dell’agenzia, fino a ora sempre (troppo) sotto tono, nel delineare i pericoli legati all’inquinamento da fonti fossili!

La speranza è che ciò significhi che, finalmente, è stata raggiunta quella massa critica necessaria per poter spingere, senza se e senza ma, la riconversione energetica.

Una cosa, di sicuro, puoi fare anche tu: cambiare fornitura.

Una fornitura etica, esclusivamente da fonti rinnovabili:

Una fornitura chiara, a prezzo d’ingrosso. Una consulenza energetica a disposizione sempre.

Un sistema di scontistica in grado di farti davvero ridurre le bollette. Scritto nero su bianco.

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Cosa c’è nella bolletta

Avrete sicuramente notato che, nelle fatture di luce e di gas che ricevete, ci sono molte voci di spesa.

Che, a seconda del fornitore (anche se siete sempre rimasti con una sola azienda, anche se siete ancora nella famigerata #maggiortutela), le voci indicate non sono sempre scritte in modo uguale, a partire dall’energia che state pagando.

Che, se non fate le auto letture ogni mese, i consumi che vi vengono fatturati sono sempre più alti dei reali.

Se non ve ne siete accorti, è normale. Leggere le bollette è un mestiere. Complicato, tra l’altro.

E quelle telefonate inopportune, di venditori spregiudicati che proprio grazie all’ambiguità delle bollette ci raggirano per acquisire clienti, non aiutano!

Proprio per questo, essendo preparata in questo, vi racconto due opportunità, altrettanto allettanti.

Una bolletta, vera.

La prima

Mi contatti, bolletta alla mano, e ragioniamo sulla spesa che sostieni attualmente.

Non esitare, dunque. 370 trecentosei 70 diciannove, dalle quindici alle 19.

Anche con messaggio WhatsApp. Ti aspetto.

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