Sai quante persone odiano il proprio lavoro? Oppure quante che, pur amando il proprio lavoro, si sentono sfruttate? Che ogni santo giorno vanno al lavoro svogliate, per loro stessa ammissione facendo poco e nulla, tanto non sono motivate? O, ancora, che capaci e altere, svolgono con soddisfazione economica e professionale un lavoro che amano, ma non hanno tempo nemmeno per parlare con le persone che amano?
Pacatamente, pragmaticamente perfino, diciamoci le cose come stanno: chi critica perché non è riuscito a fare qualcosa ricorda molto quella famosa volpe, con l’uva. Però un pochino rompe, eh! 🙂
La situazione del lavoro, in Italia, non va. E probabilmente non andrà mai, mai più, bene. Gli attuali elementi socio politici, economico sindacali, lo mostrano in modo molto chiaro.
Quindi: che fare?!!
Questo secolo, questo millennio, sono iniziati con crisi economica, peggioramento delle condizioni climatiche e lavorative. Ma ora, dopo un paio di decenni trascorsi a “guardare il treno che passa, come una mucca” abbiamo la prova che, avanti così, senza cambiare nulla, non si andrà da nessuna parte.
Come si fa a capire se l’attività che ti stanno offrendo è seria? Se è legale?
Chi ha successo, nel network marketing, è chi si impegna, chi ci crede, chi non si lascia deprimere dai no, dall’incoerenza e dalla pigrizia. Soprattutto chi capisce che, con i propri tempi, con l’aiuto di chi sta già ottenendo risultati e senza pressing, si può scalare una prospettiva di reddito molto interessante.
La vendita diretta è una professione seria. E, se l’azienda è grande e i prodotti sono insuperabili, allora è anche uno stile di vita fantastico.
Quando i call center ti dicono balle, ti raccontano falsità, ti convincono che hanno l’offerta migliore, che fare?
Come capire l’offerta di energia elettrica? Come distinguere la miglior proposta di luce e gas?
Ho sempre diffidato di chi, chiacchierando sull’ipotesi di entrare improvvisamente in possesso di una enorme cifra di denaro, mi dice: “Non saprei che farne!” oppure “Ah! No, no, no tutti quei soldi sarebbero troppi problemi!”
Per alcune/i fortunate/i, anche se non hanno prospettive di crescita economica esorbitanti, lo stipendio e il lavoro dipendente, sono motivo di soddisfazione. Solo alcune/i, a dire il vero pochissime/i. E le/gli altre/i?