1 Network Marketing è guadagno senza lavoro?

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pile of gold round coins
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Cosa significa network marketing? Di cosa si tratta, seriamente? Perché, se ne sentono dire veramente tante, sul sistema economico della vendita diretta. Come funziona? Quanto si guadagna? E in quanto tempo?

Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. Albert Einstein

reteclima.it

Mi sono fatta l’idea, in 14 anni di N.M. (network marketing), che per avere successo nella vendita diretta il limite più grande che dobbiamo superare, per assicurarci una professione remunerativa, soddisfacente, nel nostro PIENO controllo e SENZA LIMITI di crescita (e di guadagno, ça va sans dire! 😉 ) sia proprio la nostra resistenza al cambiamento.

Devi, dobbiamo, vogliamo cambiare le cose che facciamo e che non ci producono ciò che ci fa stare bene. Le credenze che abbiamo (il posto fisso, l’orario di lavoro, la comfort zone – zona di agio in cui ci muoviamo con sicurezza perché la conosciamo, il non meritare di più, il “tanto abbiamo sempre fatto così” ecc.) se vogliamo più tempo per noi, più sicurezza economica, un miglior ambiente da frequentare.

Il resto, per ottenere un successo duraturo, lo fanno le dimensioni dell’Azieda, la sua esperienza, la sua presenza sul mercato e gli strumenti che essa è in grado di metterti a disposizione.

Il network marketing è spesso svilito da azienducole che, in questo modo, pensano di fare business senza pagare personale.

Come si riconoscono le aziende serie che offorno prodotti da proporre a INCARICATI ALLA VENDITA? Innanzitutto dal piano marketing che ti propongono, che DEVI SEMPRE pretendere di capire, prima di iniziare.

Ma anche dalla formazione che forniscono. Dagli anni di presenza sul mercato che hanno. Dall’ampiezza del mercato in cui operano. Dai prodotti e dalle garanzie che offrono alla clientela. Infine, dall’efficienza del servizio clienti che mettono al servizio di clienti e di incaricati/e.

Per questo motivo, un ottimo approccio a un'attività di Network Marketing è quello di diventare, innanzitutto, cliente. 
Provare i prodotti, testare la loro qualità, l'efficienza del servizio clienti, la veridicità delle garanzie, l'efficienza di chi te le propone e che potrebbe, se tu deciderai di inziare l'attività, diventare il tuo punto di riferimento per il tuo stesso successo.
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Perché, e questo rende il lavoro nella vendita diretta un concreto trampolino per il successo, qui realmente – se l’azienda è ben strutturata e se dispone di un sistema collaudato replicabile – chi ti accoglie in azienda è assolutamente interessato/a al tuo successo, economico innanzitutto. E il successo economico arriva sempre, se applichi i consigli di chi ti seguirà e il sistema.

Non iniziare mai un’attività in N.M. se non hai chiaro quel che comporta. Non iniziare MAI l’attività di incaricata/o alla vendita per far piacere a un amico.
E’ un lavoro, serio seppure divertente, stimolante, formante. Chiedi, non temere, e chiedi sempre ciò che non ti è chiaro! Perché se deciderai di inziare questo lavoro, qualunque sarà il prodotto che ti troverai a trattare, c’è da lavorare! 😉

Quali sono i vantaggi del Network Marketing?
Quali invece gli aspetti negativi?

“I (le) leader fanno quello che dicono; nei veri (nelle vere) leader non c’è alcun divario tra le teorie esposte e ciò che mettono in pratica. Diventare un (una) leader è sinonimo di diventare se stessi (stesse). E’ davvero così semplice ed è anche così difficile”. WARREN BENNIS

Qualitiamo

Hai voglia di imparare un lavoro nuovo?

SE hai voglia di lavorare, di scoprire sistemi che funzionano per dare il meglio di te, per avere uno stile di vita migliore, conoscere persone interessanti, incassare ogni mese preciso, il 15 di ogni mese, il network marketing è sicuramente la prima selezione che devi fare.

Sì, lo so che magari hai incontrato persone così invasate che ti han fatto girare le @@ due minuti dopo che avevano aperto bocca!

So anche che, come in tutte le cose della vita, esistono soggetti che preferiscono le vie più torbide e e furbastre che hanno usato il sistema del Network Marketing per mettere insieme un po’ di soldi, maledetti e subito, hanno poi screditato l’intero sistema. Ne ho conosciute anch’io, di persone così, ed è normale.

Ma, torniamo alle domande iniziali: cosa significa vendita diretta? Di cosa si tratta, seriamente? Perché, se ne sentono dire veramente tante, sul sistema economico della vendita diretta. Come funziona? Quanto si guadagna? E, aggiungo con cognizione di causa, in quanto tempo?

La vendita diretta è definita giuridicamente dalla Legge n° 173 del 17/08/2005:

ART. 1.
(Definizioni e ambito di applicazione della legge)

1. Al fini della presente legge si intendono:
a) per “vendita diretta a domicilio“, la forma speciale di vendita al dettaglio e di offerta di beni e servizi, di cui all’articolo 19 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, effettuate tramite la raccolta di ordinativi di acquisto presso il domicilio del consumatore finale o nei locali nei quali il consumatore si trova, anche temporaneamente, per motivi personali, di lavoro, di studio, di intrattenimento o di svago;
b) per “incaricato alla vendita diretta a domicilio“, colui che, con o senza vincolo di subordinazione, promuove, direttamente o indirettamente, la raccolta di ordinativi di acquisto presso privati consumatori per conto di imprese esercenti la vendita diretta a domicilio;
c) per “impresa” o “imprese”, l’impresa o le imprese esercenti la vendita diretta a domicilio di cui alla lettera a). Studio Consult

La legge regolamenta il network marketing, la vendita diretta, distinguendolo dalle vendite piramidali (che sono illegali e non hanno da spartire i principi con questo sistema economico).

Si tratta, dunque, di un lavoro indipendente, in cui TU ti organizzi come vuoi e come puoi (moltissime persone iniziano il lavoro con questo sistema economico mantenendo la propria prima attività) imparando passo dopo passo a costruire il tuo personale successo.

Più energia metti in questo lavoro, prima raggiungi solidità e stabilità, unitamente a compensi ragguardevoli.

Se hai sentito qualcuno/a dire cose terribili, sul network marketing, sappi che molto probabilmente le hai udite da persone che non sono riuscite a praticarlo.

Non è facile, come non lo è qualsiasi attività che paghi molto! Tuttavia, quando ingrani la marcia giusta aiutato/a da tutte le persone che, prima di te, hanno fatto quella gavetta.

Chi non ha avuto la fortuna di essere seguito/a

Come ho scritto, è la Vita! Tuttavia, ho visto anche bellissime persone mettersi in gioco con trasparenza, con volontà. Ho conosciuto prodotti straordinari. Ho imparato molto, ho trovato pace e benessere. Frequento amiche e amici deliziosi, senza stress (lo sai che è la mia skill più gettonata, vero?) e con tanto da darmi. Al punto che, io stessa, ho capito che posso a mia volta dare (e non era un fatto scontato, visto che per come ero fatta, il dare è sempre stato in assoluto quello verso le persone che amo).

Lavoro guadagno soldi e vita riflessioni nel 1° maggio festa del lavoro

painter sitting in a workshop

Festa del lavoro 1° maggio 2024, in un clima mesto perché, nonostante alcuni proclami che suonano falsi come una moneta di legno intendano far passare l’idea che in Italia stia riprendento l’economia per tutti, i dati ISTAT comunicano che un milione di italiane/i, pur svolgendo un lavoro sono senza soldi, vivono in povertà e di conseguenza senza libertà.

Festa del lavoro mesta, perché mille morti sul lavoro all’anno sono, riprendendo le parole del Capo dello Stato Mattarella, inimmaginabili e, la libertà di morire per lavoro, non è libertà.

Festa del Lavoro mesta perché anche chi ha un buon stipendio teme di non avere abbastanza soldi e lamenta di non avere tempo per sè, per i propri cari. Non ha libertà perché per guadagnare soldi passa quasi tutto il proprio tempo al lavoro. Tante persone, infine, detestano il proprio ambiente di lavoro per la cattiva qualità dei rapporti con colleghe/i e “cape/i”.

Festa del Lavoro mesta, perché lo so bene che è praticamente impossibile trovare lavoro, nei meandri di Agenzie Interinali, annunci fasulli, imprenditori lestofanti, datori di lavoro che non mollano i soldi guadagnati onestamente, sfruttamento e degrado della professionalità per qualunque età.

Ho una domanda per il 1° maggio su lavoro e libertà

il lavoro che non ci piace, festa del lavoro senza soldi e senza libertà
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SE CI FOSSE UNA ALTERNATIVA seria, UNA POSSIBILITA’ concreta, di praticare un lavoro interessante, di avviare una attività remunerativa di livello, legale, proporzionata alle tue possibilità di tempo, affiancabile alla tua attuale attività e con condizioni fiscali agevolate.

Un lavoro in grado di farti entrare in un ambiente positivo, costruttivo, in cui le persone hanno seriamente, veramente e concretamente a cuore il tuo successo e dove puoi muoverti in libertà.

Un’attività che – fatti e testimonianze lo provano senza ombra di dubbi – può darti più soldi, un reddito in più, il cui limite lo poni solo tu.

Un’attività che ti introduce in un’Azienda solida, consolidata, internazionale, organizzata, sicura e presente.

SE ci fosse, saresti interessata/o a conoscerla?

il lavoro che non ci piace, festa del lavoro senza soldi e senza libertà e donne con stipendio più basso
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So che, queste parole, possono averti stimolato pensieri contrastanti. E’ normale, funziona così la nostra mente ed è davvero molto interessante, tant’è che ne ho fatto motivo di studio e di approfondimenti scientifici col mio master practitioner in NLP, da decenni.
Tuttavia, ti chiedo: i pensieri contrastanti sono in grado di impedirti di valutare un’opportunità esclusivamente MIGLIORATIVA per la tua qualità di vita e per quelle delle persone che ami?

In caso affermativo, posso darti supporto come esperta di stress management, per cominciare a stare meglio. Trovi su www.accademiaenergeo.it molte informazioni su come sia semplice e, se lo vuoi, immediato il mio intervento.

Nel caso in cui, invece, tu ne abbia davvero abbastanza di lavorare per/con qualcuno che davvero non ti piace, sentendoti sempre senza soldi, senza futuro, senza scampo, sappi che ho la possibilità di mostrarti un progetto molto concreto.
Nessuna ideologia da sbandierare, nessuna retorica da condividere, solo fatti concreti. Numeri, nero su bianco. Esempi concreti. Persone e iniziative di alto livello per rispetto, sostegno, qualità.
Ti posso parlare di come io l’ho scelta, di come davvero sta dando soddisfazioni e sicurezza a moltissime persone.

Più soldì, più tempo, più libertà di stare con chi vogliamo, di viaggiare, di accrescere la nostra capacità di stare bene.
Ti posso dimostrare quante persone come te, come me, che vogliono migliorare la qualità della propria vita, che non vogliono dipendere dagli altri, che sanno di valere di più e di meritare di più, hanno trovato in questa attività un lavoro adatto alle proprie vite. Senza dover abbandonare la prima fonte di denaro, il lavoro che già hanno.

Mandami subito il tuo messaggio: non ti devi impegnare con me. Non mi devi pagare nulla e potresti anche non essere candidabile, bisogna proprio che ne parliamo. Ti aspetto!

Fare, in modo efficace ed efficiente: ecco il network marketing

grayscale photography of four women wearing clothes

Mentre sto procedendo con l’ennesima revisione del volume “Lo strano manuale di ReiKi”, che mi sono imposta di pubblicare definitivamente entro questa primavera, ogni tanto mi distraggo (il lavoro è nel cassetto da 2 anni! Scrivere non è nulla! Correggere, ordinare, rileggere: ecco la vera fatica!) leggendo dati e ricerche sulla mia prima attività, quella di networker con l’azienda n.1 al mondo! 🙂

In Italia esistono due associazioni di categoria, potremmo definirle “Sindacati” del settore vendita diretta. Una, attiva dal 1969, l’altra dal 2010. Raccolgono, tra le proprie associate, aziende di N.M. che corrispondano a determinate caratteristiche e pratiche di serietà e sicurezza, per chi le sceglie in veste di incaricata/o e per chi le sceglie come cliente.

Per motivi professionali (informazione e redazione) conosco meglio Avedisco. Ma da entrambe le parti possiamo dire che ci sia l’intenzione di tutelare collaboratrici/ori, clienti e reputazione aziendale.

Esistono ricerche, monitoraggi economici e finanziari, e tante belle cose, per questo settore. Meno male, perché altrimenti saremmo tutti in balia di quei quattro deficienti che
a) pensano di utilizzare il sistema N.M. per non avere dipendenti da pagare, per non avere punti vendita da pagare, per non avere pubblicità da pagare…
b) pensano di arruolare chiunque, anche zii e nonni, pur di prendere gettoni, ma che l’attività non la costruiscono, fregando con lusinghe e parole assurde (guadagni 5.000€ al mesa senza fare nulla, e via così) chiunque parli con loro.

Vediamo cosa dice, questa ricerca ipsos 2023 sulla vendita diretta, citata da Avedisco!

L’85% dei venditori diretti in Europa è donna

Felice, esperta e qualificata: Seldia e Direct Selling Europe svelano i risultati del sondaggio Ipsos del 2023 sulle incaricate alla vendita diretta europee.

I risultati del 2023 rivelano che L’85% degli incaricati alla vendita diretta in Europa è donna e tre intervistate su cinque rientrano nella categoria di età 45 +. Quasi la metà ( 49% ) è impegnata nella vendita diretta da sette anni o più, indicando un alto livello di esperienza e dedizione. I risultati del sondaggio indicano un forte senso di appartenenza personale tra queste professioniste: 85% di sensibilità connessa ai prodotti o servizi offerti e 82% di allineamento con i valori del marchio e lo scopo dell’azienda. 68% di tutti i venditori diretti europei perseguono la vendita diretta insieme a un’altra occupazione, mettendo in mostra la flessibilità e l’adattabilità di questa attività.

Il sondaggio evidenzia che il contatto diretto di persona tra venditori e consumatori continua ad essere la pietra angolare della vendita diretta europea. Riunioni faccia a faccia e feste a domicilio di persona o dimostrazioni di prodotti rimangono i canali principali attraverso i quali vengono ricevuti gli ordini. Tuttavia, i venditori di età inferiore ai 45 anni hanno maggiori probabilità di riconoscere i social media come un metodo efficace per vendere sia ai clienti nuovi che a quelli esistenti, nonché per la fidelizzazione dei clienti.

Un dato notevole Il 78% dei venditori diretti ha espresso soddisfazione per la propria esperienza complessiva, con solo il 5% di insoddisfazione. Inoltre, il 72% ha dichiarato che la sua esperienza nella vendita diretta ha soddisfatto o superato le aspettative iniziali.

I livelli di istruzione tra i venditori diretti europei sono vari, con il 44% che completa la scuola secondaria ( scuola superiore ), il 12% rimane al di sotto dei livelli primario o secondario inferiore, il 19% ha conseguito una laurea o equivalente e il 20% possiede un master o equivalente.

Oltre ai guadagni finanziari, le persone intervistate hanno riconosciuto significativa la crescita personale derivante dalle loro attività di vendita diretta. La maggior parte degli intervistati ha affermato che la vendita diretta li ha aiutati a migliorare le proprie capacità interpersonali ( 77% ), autostima e fiducia ( 74% ) e capacità commerciali, gestionali e di vendita ( 72% ).

[Fonte online ipsos.com]

Perché ho voluto pubblicare questo articolo?

Sai quante persone odiano il proprio lavoro? Oppure quante persone ci sono che, pur amando il proprio lavoro, si sentono sfruttate? Che ogni santo giorno vanno al lavoro svogliate, per loro stessa ammissione facendo poco e nulla, tanto non sono motivate? Che, capaci e altere, svolgono con soddisfazione economica e professionale un lavoro che amano, ma non hanno tempo nemmeno per parlare con le persone che amano? Eccetera.

Oggi, in un Paese poco organizzato, con un salario minimo che non c’è e con una prospettiva sempre più squalificata di lavoro, e di lavoratori sempre meno capaci, meno preparati, meno disponibili a lavorare per 3€ lordi/ora, milioni di persone, uomini e donne, potrebbere intraprendere un cammino semplice, seppur non banale, verso la propria soddisfazione. Personale, economica, sociale, emotiva.

Eppure, quando incontro qualcuno, per presentare l’attività meravigliosa che svolgo, per illustrare i numerosi vantaggi che porta, per presentare il piano guadagni solido, sicuro, stimolante ecc. l’atteggiamento che scorgo, innazitutto è di chiusura. Dubbio, incredulità e, persino, attaccamento a ciò che si conosce già, anche se fa schifo, o non piace, o non lo si desidera.

Se anche per te sarebbe bello, poter avere un’entrata economica in più. Poter svolgere un’attività in un ambiente che ti sostiene, che ti aiuta, che ti mostra come fare. Poter avere una prospettiva economica illimitata E soprattutto da lasciare in eredità ai tuoi figli, CONTATTAMI!

Se vivi a Catania, come a Bolzano posso mostrarti questa attività, questa azienda.

Per cominciare, possiamo sfruttare piacevolmente i mezzi digitali!

Non sono sicura che tu sia la persona più adatta a questa attività, come non lo sei tu.

Proprio per questo dobbiamo parlarne. 🙂 Tu mandami un messaggio. Anche ora. Ti rispondo appena lo vedo!

Network Marketing e l’era dell’opinione

close up photography of yellow green red and brown plastic cones on white lined surface

Esprimere opinioni negative senza conoscere l’argomento può portare a numerosi problemi e incomprensioni. Ci sono diverse ragioni per cui questo tipo di comportamento non è appropriato. Ecco alcuni punti da considerare:

  1. Mancanza di informazioni: Se non si conosce a fondo un argomento, si rischia di basare le proprie opinioni su supposizioni errate o informazioni incomplete. Questo può portare a diffondere false informazioni e contribuire alla diffusione di notizie non verificate.
  2. Giudizio superficiale: Esprimere opinioni negative senza una conoscenza approfondita dell’argomento può portare a giudizi superficiali e ingiusti. Senza una comprensione completa, si corre il rischio di dare una valutazione sbagliata o ignorare i dettagli importanti che potrebbero influenzare il punto di vista.
  3. Mancanza di credibilità: Quando si esprime un’opinione negativa senza conoscere l’argomento, si rischia di perdere credibilità agli occhi degli altri. Le persone tendono ad ascoltare e fidarsi di coloro che dimostrano di avere una solida conoscenza e comprensione dell’argomento in discussione. Senza queste basi, l’opinione negativa potrebbe non essere presa in considerazione seriamente.
  4. Manca di rispetto: Esprimere opinioni negative senza conoscere l’argomento può essere vista come un segno di mancanza di rispetto verso coloro che hanno dedicato tempo ed energie per studiare e comprendere l’argomento. Ciò può danneggiare le relazioni e creare tensioni nella comunicazione.

È importante quindi sforzarsi di comprendere appieno un argomento prima di esprimere un’opinione su di esso. Raccogliere informazioni, leggere diverse prospettive e avere una mente aperta possono aiutare ad evitare incomprensioni e favorire una comunicazione più costruttiva ed efficace.

Anche perché i pregiudizi e i paraocchi, fenomeni strettamente legati al giudizio proprio dell’attività di network marketing, rischiano di non farci afferrare occasioni, a farci mancare prospettive migliori di quelle che abbiamo.

Un altro fenomeno, che rileviamo spesso quando parliamo di network marketing, è la critica accidiosa. Naturalmente chi la muove, oltre a far trapelare la frustrazione personale con la scelta delle parole che usa, non è mai chi, con questo sistema ci mantiene la famiglia, ci paga il mutuo, le vacanza, l’auto…

Esprimere critiche verso qualcosa che non si riesce a fare può spesso derivare da diverse ragioni sia scientifiche che psicologiche.

Ragioni scientifiche:

  1. Dissonanza cognitiva: La teoria della dissonanza cognitiva spiega che quando una persona è in conflitto tra quello che crede e quello che fa, può sorgere un senso di disagio. In questo caso, se una persona non riesce a fare qualcosa, potrebbe criticarla per ridurre la tensione del proprio fallimento.
  2. Invidia: L’invidia può essere una ragione scientifica che spinge alcune persone a criticare qualcosa che non riescono a fare. Quando si è invidiosi delle capacità o delle realizzazioni di qualcun altro, può sorgere il desiderio di sminuire o denigrare ciò che l’altra persona riesce a fare.
  3. Proiezione: La proiezione è un meccanismo di difesa psicologico in cui una persona proietta su altri aspetti che non sono in grado di riconoscere o accettare in se stessa. Nel contesto delle critiche verso qualcosa che non si riesce a fare, chi critica potrebbe proiettare le proprie insicurezze o delusioni su quella specifica cosa.

Ragioni psicologiche:

  1. Paura dell’inferiorità: Chi critica ciò che non riesce a fare potrebbe sentirsi minacciato dal proprio fallimento e dalla possibilità di essere considerato inferiore a coloro che invece lo fanno con successo. Per cercare di preservare la propria immagine e proteggere il proprio ego, possono nascere critiche.
  2. Autodifesa: Criticare ciò che non si riesce a fare può essere un modo per difendersi dal senso di frustrazione o di sconfitta che il fallimento può generare. Alzando un muro di critiche, si cerca di non mostrare debolezza o vulnerabilità.
  3. Non accettazione: L’incapacità di accettare la propria incapacità può portare alcune persone a critica l’oggetto del loro fallimento. Questo modo di comportarsi può essere una difesa per non riconoscere i propri limiti e non affrontare eventuali sentimenti di sconforto o insicurezze.

Comprendere e affrontare queste dinamiche può permettere di sviluppare una maggiore empatia e tolleranza verso chi critica ciò che non riesce a fare.

Perché è sicuramente necessario tollerare chi, non avendo trovato il sistema giusto, non avendo ottenuto i risultati sperati, ti tratta come tu fossi un’idiota se riveli che, in effetti, la tua attività sviluppa reti di persone.

Mentre tu stai mettendo tutto il tuo impegno, superando le tue resistenze, organizzandoti il lavoro e il tempo, studiando i prodotti, imparando a proporti ecc. è davvero fastidioso sentire le parole di chi ha deciso di non farlo che sparano a zero.

Tuttavia, è anche questo un passo fondamentale: non metterla sul personale. Una delle prime cose da imparare.

C’era una volta l’ufficio di collocamento

crop businessman giving contract to woman to sign

Negli ultimi anni, in Italia, sono state apportate alcune modifiche alle regole e alle leggi per il collocamento dei lavoratori dipendenti. Di seguito elenco alcuni dei principali cambiamenti:

  1. Contratto a tempo determinato: Sono state introdotte restrizioni sul numero di rinnovi per i contratti a tempo determinato, al fine di limitare la precarietà lavorativa. Ora, i contratti a tempo determinato possono essere rinnovati solo per un massimo di quattro volte in un periodo di 36 mesi.
  2. Contratti a tempo indeterminato: Sono state promosse misure per favorire la conversione dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. Questo è stato fatto per incentivare la stabilità e la sicurezza occupazionale. Inoltre, sono state introdotte norme che prevedono che, in alcuni casi, il lavoro a tempo determinato venga considerato come esperienza utile ai fini dell’assunzione a tempo indeterminato.
  3. Diritti dei lavoratori: Sono state rafforzate le norme a tutela dei lavoratori dipendenti. Sono state introdotte misure per garantire l’uguaglianza di trattamento tra lavoratori a tempo determinato e lavoratori a tempo indeterminato, riducendo la precarietà lavorativa. Inoltre, sono state potenziate le sanzioni per i datori di lavoro che non rispettano i diritti dei dipendenti.
  4. Garanzie per la disoccupazione: Sono state modificate le regole per l’accesso agli ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione guadagni. Sono stati introdotti requisiti più rigorosi per accedere a tali benefici, al fine di evitare abusi e garantire un uso adeguato delle risorse pubbliche.
  5. Politiche attive per l’occupazione: Sono state implementate politiche e misure per favorire l’inserimento e la riqualificazione professionale dei lavoratori. Sono stati introdotti strumenti di supporto all’occupazione, come incentivi all’assunzione, programmi di formazione e orientamento professionale.

Ciononostante è chiaro, soprattutto a chi il lavoro lo sta cercando che, tra la congiuntura economica instabile, l’incapacità degli imprenditori di gestire produzione e personale, la drammatica indisponibilità a pagare equamente chi lavora, la precarietà del lavoro, la burocrazia e le normative complesse, senza chiamare in causa anche le disparità regionali, non funziona! Una baracca allo sbando, chi il lavoro dipendente ce l’ha, se lo tiene stretto come può. E via a buoni pasto considerati “stipendio”, straordinari ordinari e tante altre “belle” cose.

Relativamente agli enti istituzionali che possiamo (o non possiamo, sic!) trovare sul territorio italiano, posso dire che quello della Regione Emilia Romagna è penoso, immagino alla stregua di altri. E posso dirlo per esperienza personale, perché ho voluto conoscere questa “opportunità” un paio di anni fa, quando dopo la pandemia ho chiuso la mia P.Iva! Penoso. Imbarazzante, a tratti irritante.

Tra le principali funzioni dell’ufficio del lavoro ci dovrebbero essere:

  1. Collocamento: L’ufficio del lavoro facilita l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, mettendo in contatto i lavoratori in cerca di occupazione con le aziende che cercano personale. Questo avviene attraverso l’elaborazione e la pubblicazione di annunci di lavoro, l’organizzazione di eventi di reclutamento e la gestione di servizi di consulenza e orientamento professionale.
  2. Orientamento: L’ufficio del lavoro fornisce servizi di orientamento professionale per aiutare i lavoratori a individuare le opportunità di carriera e a sviluppare competenze specifiche per il mercato del lavoro. Questo può includere consulenze individuali, programmi di formazione, seminari informativi e altro ancora.
  3. Assistenza nella ricerca di lavoro: L’ufficio del lavoro supporta i lavoratori nella ricerca di un’occupazione, offrendo servizi di consulenza, informazioni sulle opportunità di lavoro disponibili e strumenti per la compilazione di curriculum vitae e lettere di presentazione.
  4. Amministrazione degli ammortizzatori sociali: L’ufficio del lavoro è responsabile per la gestione degli ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione guadagni e la disoccupazione. Si occupa di verificare i requisiti per l’accesso a tali benefici, di elaborare le pratiche e di garantirne l’erogazione in conformità alle norme vigenti.
  5. Tutela dei lavoratori: L’ufficio del lavoro monitora e applica le norme a tutela dei lavoratori, garantendo il rispetto dei diritti e delle condizioni di lavoro previsti dalla legge. Questo può includere l’ispezione dei luoghi di lavoro, la gestione delle controversie e la promozione di campagne di sensibilizzazione sui diritti dei lavoratori.

Eviterò di dettagliare le modalità imbarazzanti del nulla, che ho dovuto constatare,

(ma, se ne hai voglia, contattami e a voce, senza problemi, ti racconto tutte le penose tappe che ho seguito. E, credimi: per me è stato penoso, perché stavo cercando di capire come funzionasse. Ho lavorato bene, in passato. Ho anche collaborato con un’azienda in network marketing che funziona. Due spicci, ogni mese, li metto in tasca 😉
Ma immaginavo, ogni volta a ciascun inutile e offensivo colloquio, che al mio posto ci fosse una madre di famiglia, magari con meno competenze professionali, e con meno risorse: cosa avrebbe mai potuto sperare, per sé e per la sua famiglia?!)

Ti parlerò, invece, della possibilità di intraprendere un’attività indipendente non tradizionale, mantenendo le tue attuali occupazioni. Senza dover sborsare denaro, avendo la certezza di essere, sempre, al centro dell’interesse di chi lavora assieme a te.

Mi trovi von WhatsApp quando vuoi!

Il lavoro TRADIZIONALE è al collasso.

light street graffiti building

«C’è un peggioramento delle condizioni generali dei lavoratori – denuncia il leader Cgil, Massimo Bussandri –: dagli ultimi dati in nostro possesso, pur rimanendo sotto il dato nazionale, emerge che il 6% delle famiglie ha raggiunto la povertà relativa, il 9% (oltre 400 mila nuclei) la rischia e quasi il 4% (circa 200 mila) è a bassa intensità di lavoro». «Le principali cause di lavoro povero — spiega — sono basse retribuzioni, precarietà e riduzione dei tempi di lavoro, dunque i part-time involontari che rendono non dignitosi contratti con una base oraria ben oltre i 9 euro previsti da un ipotetico salario minimo». Condizioni che colpiscono principalmente gli under 35, le donne (che in media lavorano 7 settimane l’anno in meno degli uomini) e il personale di origine straniera.”

La denuncia dei sindacati [fonte] non interessa nessuno. Tutti vanno avanti a testa bassa.

Da diversi anni, l’Italia affronta una situazione complessa nel mercato del lavoro, che coinvolge principalmente i lavoratori dipendenti e i piccoli artigiani. Le numerose sfide economiche e sociali hanno contribuito a creare un contesto caratterizzato da una serie di criticità.

In primo luogo, il settore dei lavoratori dipendenti ha subito un peggioramento delle condizioni generali. Secondo recenti dati, è emerso che una percentuale significativa delle famiglie italiane è a rischio povertà o ha raggiunto la povertà relativa. In particolare, il 6% delle famiglie si trova in questa situazione, mentre il 9% rischia di entrarvi. Questo significa che oltre 400 mila nuclei familiari sono in una situazione di vulnerabilità economica. Un dato preoccupante riguarda anche la bassa intensità di lavoro, che coinvolge circa il 4% della popolazione lavorativa, pari a circa 200 mila persone. I principali fattori che contribuiscono a questo fenomeno sono le basse retribuzioni, la precarietà e la riduzione dei tempi di lavoro, come ad esempio i cosiddetti part-time involontari. Questi tipi di contratti rendono difficile vivere dignitosamente, soprattutto considerando che la retribuzione oraria è spesso ben al di sotto dei 9 euro previsti da un ipotetico salario minimo.

Le conseguenze di questa situazione colpiscono principalmente alcuni gruppi specifici di lavoratori. Innanzitutto, gli under 35 sono particolarmente colpiti, con numerose difficoltà nell’accesso a un lavoro stabile e ben retribuito. Inoltre, le donne continuano a subire una disparità di genere, con una media di 7 settimane di lavoro in meno rispetto agli uomini durante l’anno. Infine, il personale di origine straniera è spesso oggetto di discriminazioni, con difficoltà nell’ottenere condizioni lavorative adeguate e una retribuzione equa.

I imprenditori di piccola e media attività non se la passano, tuttavia, meglio! Si trovano infatti ad affrontare diverse criticità che possono ostacolare il loro successo e la loro crescita. Alcune delle principali criticità a cui vanno incontro sono:

  1. Accesso al credito: Spesso, gli imprenditori di piccole e medie imprese hanno difficoltà nell’ottenere finanziamenti per avviare o espandere la propria attività. Le procedure complesse e la mancanza di garanzie possono rappresentare un ostacolo all’accesso al credito, limitando le opportunità di investimento e sviluppo.
  2. Burocrazia e regolamentazione: Le imprese di piccole e medie dimensioni spesso si trovano a dover affrontare una quantità eccessiva di adempimenti burocratici e una regolamentazione complessa. Ciò richiede tempo, risorse e competenze specifiche, che potrebbero essere impiegate in modo più produttivo nel core business dell’impresa.
  3. Costi operativi elevati: I costi operativi, come ad esempio l’energia, la logistica e i servizi professionali, possono essere onerosi per le piccole e medie imprese. Questo può ridurre la loro competitività sul mercato e limitare la loro capacità di investire in innovazione e sviluppo.
  4. Concorrenza globale: Le piccole e medie imprese spesso devono competere con grandi aziende globali che dispongono di maggiori risorse finanziarie e di una presenza internazionale consolidata. La concorrenza globale può rendere difficile per le PMI attrarre e mantenere clienti e trovare una nicchia di mercato redditizia.
  5. Innovazione e tecnologia: Spesso, le piccole e medie imprese hanno difficoltà ad adottare nuove tecnologie e processi innovativi a causa di vincoli finanziari e di competenze. Tuttavia, l’innovazione e l’utilizzo delle nuove tecnologie sono fondamentali per rimanere competitivi e sfruttare al meglio le opportunità di mercato.
  6. Gestione delle risorse umane: Le PMI possono incontrare difficoltà nella gestione delle risorse umane, inclusa la selezione e la formazione del personale. La mancanza di risorse e di competenze specializzate può rendere complicato trovare talenti adatti e sviluppare un team coeso e motivato.
  7. Fluttuazioni economiche: Le piccole e medie imprese possono essere particolarmente vulnerabili alle fluttuazioni economiche, come le recessioni o le crisi finanziarie. La mancanza di liquidità e la dipendenza da pochi clienti o settori specifici possono aumentare il rischio di fallimento in periodi di instabilità economica.
  8. Marketing e promozione: Le PMI possono avere difficoltà a promuovere i propri prodotti o servizi a causa di limitazioni di budget e di risorse di marketing. Tuttavia, una strategia di marketing efficace è fondamentale per attirare nuovi clienti e mantenere una base clienti consolidata.

Parallelamente a questa difficile situazione, tuttavia, esiste un’opportunità per tutte le persone che sono disposte ad impegnarsi e a cercare un miglioramento del proprio futuro e per la propria famiglia. Nonostante le sfide presenti sul mercato del lavoro italiano, molti piccoli artigiani, imprenditori, professionisti, dipendenti, stanno cercando di fronteggiare la crisi e di scegliere nuove opportunità.

Il desiderio di garantire un miglioramento delle condizioni lavorative e una maggiore stabilità è sempre presente, e molte iniziative stanno cercando di supportare gli imprenditori e i lavoratori nella costruzione di un futuro migliore.

Tra queste, la scelta di approfondire l’opportunità di un’attività SERIA, CONSOLIDATA, REGOLAMENTATA e STIMOLANTE di Network Marketing è quella più concreta e promettente.

Ti piacerebbe approfondire, ma ne hai sentito parlare “male” e non ti azzardi a chiedere? Condivido con te queste remore: oggi più di ieri non sai mai di chi ti puoi fidare. Per seguire il mio istinto, che diceva: “questa cosa (il N.M. ndr) ha dei presupposti molto, molto interessanti” ho studiato, conosciuto e praticato. Fino a giungere a quello che, per me, è la quadratura del cerchio. Ne ho accennato QUI.

Non esitare, chiedimi pure quel che vuoi sapere! Anche subito, se vuoi, con WhatsApp. Appena posso, ti rispondo.

Quali sono gli aspetti negativi in una attività di network marketing?

photo of man holding black eyeglasses

Intraprendere una attività di network marketing può essere un’opportunità eccitante e remunerativa, ma è importante prestare attenzione e valutare attentamente questa decisione. Ecco alcune ragioni per le quali una persona dovrebbe stare molto attenta:

  1. Struttura piramidale: Alcune aziende di network marketing possono essere strutturate come schemi piramidali illegali. È essenziale fare una ricerca approfondita sull’azienda e assicurarsi che sia legale e rispettabile. In Italia, dal 2005, vige una Legge, la 173 del 17 agosto 2005 che disciplina e regolamenta il settore della cosiddetta “vendita diretta” identificando tutte quelle forme di vendita piramidali, le cosiddette ”catene di Sant’Antonio’,’ rendendole, di fatto, illegali.
  2. Investimento finanziario: Molti programmi di network marketing richiedono un investimento finanziario iniziale, come l’acquisto di prodotti o quote di associazione. Prima di impegnare i propri soldi, è importante valutare la solidità finanziaria dell’azienda e considerare se si dispone delle risorse necessarie. Il Network Marketing nasce proprio per consentire a chiunque di avviare un’attività in proprio, senza dover sostenere le spese dissipanti che graverebbero su di una azienda individuale.
  3. Difficoltà nel reclutamento: Il successo nel network marketing dipende spesso dalla capacità di reclutare altre persone per unirsi alla propria rete. Questo può essere un processo difficile e richiede abilità di vendita e persuasione. Se non sei a tuo agio con il reclutamento o non hai esperienza nel settore delle vendite, potresti lottare per avere successo. Proprio per questo occorre scegliere l’azienda che, della formazione, faccia non solo il primo principio di attività, ma che la svolga in modo serio, preciso, puntuale ed efficace.
  4. Stabilità del mercato: Il mercato del network marketing può essere instabile, con aziende che possono sorgere e scomparire rapidamente. È cruciale fare una valutazione approfondita dell’azienda e dell’industria per assicurarti che ci sia una stabilità a lungo termine.
  5. Aspettative realistiche: Molti programmi di network marketing promettono guadagni significativi e successo rapido. Tuttavia, è importante avere aspettative realistiche e comprendere che il successo richiede tempo, impegno e duro lavoro. Non cadere nelle trappole delle promesse troppo belle per essere vere.
  6. Supporto e formazione: Prima di iniziare un’attività di network marketing, assicurati di valutare il supporto e la formazione forniti dall’azienda. Senza un adeguato supporto e una formazione continua, potresti essere lasciato da solo a navigare nel complesso mondo del network marketing. Chi ti introduce in attività deve essere in grado di darti tutto il supporto che necessiti. Se non lui, chi a sua volta lo ha introdotto deve essere a tua disposizione.
  7. Rischi legali: Alcuni programmi di network marketing potrebbero avere pratiche commerciali discutibili o illegali. Prima di impegnarti con un’azienda, consulta un professionista legale per assicurarti che non vi siano rischi legali associati. In Italia esistono due associazioni di categoria in cui le aziende che basano il proprio sistema finanziario sul network marketing vengono passate AL SETACCIO: Avedisco e Univendita.

Ricorda sempre di fare una ricerca approfondita, consultare esperti e prendere il tempo necessario per valutare attentamente ogni aspetto prima di intraprendere un’attività di network marketing.

Per parlare di questo, e di quel che ti occorre sapere per valutare questo tipo di attività, che puoi cominciare tranquillamente in parallelo alla tua attuale, contattami senza riserve, tramite WhatsApp

Quali sono gli aspetti positivi di una attività indipendente con il network marketing

woman in white blazer holding tablet computer

Intraprendere un’attività indipendente con il sistema del network marketing offre una serie di motivazioni positive che potrebbero influenzare la tua decisione. Ecco alcuni vantaggi principali:

  1. Libertà e flessibilità: Lavorando nel network marketing, hai l’opportunità di essere il tuo capo e di gestire i tuoi orari di lavoro. Puoi organizzare la tua giornata in base alle tue preferenze personali e alle necessità della tua famiglia.
  2. Potenziale di guadagno illimitato: A differenza di un lavoro tradizionale, nel network marketing non ci sono limiti di guadagno. Più sforzi compi e più successo otterrai. Hai la possibilità di creare una fonte di reddito passivo e di costruire una squadra di collaboratori che ti aiuteranno a raggiungere i tuoi obiettivi finanziari.
  3. Sviluppo personale e professionale: Il network marketing ti offre l’opportunità di sviluppare abilità preziose come il pensiero strategico, la comunicazione efficace e la leadership. Questa esperienza può migliorare le tue competenze in vari aspetti della vita e può essere applicata anche in altre aree professionali.
  4. Supporto e collaborazione: Nella maggior parte delle aziende di network marketing, troverai una comunità di persone che condividono gli stessi obiettivi e che sono disposte ad aiutarsi reciprocamente. Questo ambiente di supporto ti darà la possibilità di lavorare in squadra e di imparare dagli altri.
  5. Prodotti di qualità: Spesso le aziende di network marketing offrono prodotti di qualità superiore che realmente apportano benefici alle persone. Essere un distributore di questi prodotti ti permette di fare la differenza nella vita delle persone promuovendo articoli che ritieni positivi e utili.
  6. Opportunità di crescita: Nel network marketing, avrai l’opportunità di crescere professionalmente e di passare a ruoli di leadership più alti. Questo ti permette di ampliare le tue responsabilità, di affinare le tue competenze manageriali e di creare ulteriori opportunità di guadagno.

Ricorda che il network marketing richiede impegno, perseveranza e dedizione. Tuttavia, se sei disposto a mettere in pratica queste caratteristiche e a fare i sacrifici necessari, questa attività può offrirti numerose opportunità di successo e realizzazione personale.

Se vuoi parlarne, con me e con chi da anni vive con successo (economico, personale, di relazioni e riconoscimenti), ti invito a contattarmi! Usando preferibilmente WhatsApp, così posso esserti utile compiutamente e non rischi che non ti risponda perché non sei ancora tra i miei contatti 🙂

Cerco persone in gamba, ne conosci qualcuna?

person hold gold htc android smartphone in front of macbook pro

“Perché? A che ti servono? “

[io] Ho avviato un’attività in proprio, con il supporto di un colosso internazionale, che cresce come il pane messo a lievitare 🙂 e cerco continuamente collaboratrici e collaboratori.

“AH! Di che si tratta?”

[io] Sì, guarda, non te ne sto a parlare ora, so che sei occupata e che probabilmente non ti interessa neppure. Dimmi piuttosto se conosci qualcuno, se donna e giovane preferisco 🙂 [è così, perché curo maniacalmente il mio benessere, il mio comfort, il mio mood 😉 ] ma mi trovo molto bene anche con uomini e coetanee. Se hanno voglia di fare 😉

“Ma dai, dimmi! Che mi hai incuriosita!”

[io] Senti, hai ragione, tuttavia, davvero ora non è il momento. Prendiamoci un appuntamento, se vuoi. Anche se a me basta che tu mi indichi qualche persona in gamba che conosci…

Questo qui è un dialogo, tra me una mia conoscente, che si svolge più di una volta. Con conoscenti diverse, ovviamente. Perché lo riporto? Perché fare l’attività di “vendita diretta” è una vera e propria PROFESSIONE. Normata vantaggiosamente, tra l’altro. Perché è solo facendola, che impari a farla meglio. Perché anche se il tempo, in questa attività, è tutto tuo e lo gestisci come vuoi tu, o forse proprio perché è così, non ne hai da perdere in chiacchiere.

Milioni di persone svolgono professionalmente questa attività, pur mantenendo a lungo la propria attività tradizionale. Perché si danno il tempo di imparare, il tempo per chiacchierare e quello per lavorare. Ma è solo se hai un sistema, che ti dice come fare tutto ciò, che impari prima. Che raggiungi prima gli obiettivi. Che ti poni obiettivi raggiungibili.

Perciò, io continuo con questo dialogo. Che si interrompe solo se, la mia conoscente, accetta di provare gli straordinari, ecologici, efficaci ed economici prodotti che propongo.

Si interrompe, in questo caso, perché so che sarà talmente soddisfatta di quel che le avrò proposto di acquistare, che ne parlerà benissimo con chi conosce.

Insomma, così come io parlo di ciò che conosco. E conosco ciò di cui parlo perché a) lo studio e b) lo uso. Anche le persone che incontro proveranno ciò che propongo, con la massima sicurezza e soddisfazione. E non potranno fare a meno di fare un bel passaparola.

A questo punto, sarà chiaro anche per loro che, a fare il passaparola, potrebbero ricevere un compenso.

A questo punto, anche a te, che non mi conosci di persona ma che hai letto sin qui, voglio dare la possibilità di provare.

In questa pagina, trovi le semplici istruzioni per cominciare: comincia da lì, è semplice e sarà per te l’inizio di grandi soddisfazioni. Semplici, se vuoi, ma grandi. Vuoi un solo piccolo esempio? Con il prodotto per pulire il WC ho ottenuto la puntuale collaborazione [PRIMA VOLTA NELLA MIA VITA!] dei miei coinquilini, nella gestione della pulizia domestica. E ti pare poco??!

Quindi, approccia con fiducia. Guarda la mia selezione, per cominciare:

Solo una piccola selezione di “miei preferiti”.

Cliccando su Diventa Cliente – Registrati come Cliente, ti si aprirà la schermata qui sotto. Come vedi, sarà sufficiente inserire nome e cognome, unitamente a indirizzo e-mail!

Riceverai nella tua casella e-mail che hai inserito, un benvenuto come questo

E sarai idonea/o per ricevere sia tutti gli sconti cliente registrato, che i buoni regalo che ogni tanto ho a disposizione per le/i clienti più affezionate/i

Per qualsiasi cosa, mi trovi sempre con un messaggio WhatsApp

Come ti frego: tariffe elettriche e call center

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Sì, ok, ho smesso. Ma sono preparata proprio su questo argomento E, talvolta, mi va di spiegare, all’operatore del call center di turno, come funziona e come gli stanno facendo gabbare le persone.

Allora, sono qui che mi sto accingendo a portare a spasso il lupo, dopo la mia routine di concentrazione, respirazione, motivazione, che suona il telefono.

Il mio smartphone mi avvisa che potrebbe essere spam. Lo immagino, ma rispondo comunque.

Voce ben imposta, tiritera recitata un po’ di corsa. “Un’offerta vantaggiosissima, che gli altri maggiori competitor nemmeno se la sognano!” [ed è proprio qui, il “peccato”] mi dice, di corsa, ma si capisce.

Lascio fare.

Mi spiattella subito che EDISON sta facendo un prezzaccio, perché non fa pagare spread sul PUN (ti ho già illustrato cosa sono questi cosi 🙂 quindi procedo. Se vuoi rileggere, puoi cliccare qui ). Malauguratamente – per lui – ho il portatile aperto e acceso. Così, gli chiedo:

ok, niente spread. Ma quant'è il costo applicato per la gestione dell'utente, cioè il margine di guadagno, per voi?

Mi ripete, perché nella tiritera di fretta mi aveva già accennato confusamente a un 10 centesimi, che si tratta di 10 cent/KWh.

Senza sbottare (sono molto felice di come sto lavorando sulle mie criticità 😉 ) gli dico:

Scusi, ma lei mi sta dicendo che, quindi, sul consumo medio annuo di una famiglia - dati ISTAT - pari a 2700 KWh, voi vi fate pagare 22,5€/mese? 

(Ho fatto i conti con la calcolatrice del PC, eh! Mica sono così veloce 🙂 ) e lui mi resta basito. Allora continuo

Scusi, ma le sembra conveniente? E' più del doppio di quel che si fanno pagare tutti gli altri vostri concorrenti.

Allora arranca, mi chiede in che senso il consumo, prova a chiedermi del mio, poi mi chiede se ho un’attività economica. Ma io, impassibile, continuo a citare il consumo medio annuo di una famiglia media, e finisce per dire sì, sono 10 centesimi a KWh FATTURATO! Allora, raggiunto il mio scopo, che era solo quello di instillare un dubbio, in chi – per due soldi – fa un lavoro veramente sporco, ripeto, la domanda:

Ma le pare davvero una condizione economica da proporre come conveniente, per telefono, a chiunque?
Perché i dati che le ho snocciolato sono dati noti a chiunque tratti dell’argomento, di certo non lo sono per persone che, nella vita, fanno altro.

poi saluto cordialmente e termino la conversazione.

C’è altro, c’è tanto altro, al mondo, per guadagnarsi da vivere.

Sono giunta alla certezza che, accettare qualunque “lavoro” per avere due maledetti soldi in tasca sia da considerare un terribile errore. Oltre che una disgrazia per la società tutta.

Immaginati, se non dovessi più accettare di fare cose che non riconosci come giuste, se non dovessi fartele piacere per poterlo continuare a fare, se non ci fosse qualcuno che spesso nemmeno sai che faccia ha, a decidere del tuo futuro, perché da un momento all’altro ti può togliere anche quei due soldi…

E immagina che ci sia. 🙂 Poi contattami. Ne possiamo parlare.