In pratica, come efficientare casa con il bonus del 65%

house near lake

Innanzitutto, lascia che ti dica che questo particolare ecobonus è disponibile sin dal 2013

Decreto-legge del 04/06/2013 n. 63
modificato dalla Legge del 27/12/2019 n. 160, Articolo 1
Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del
Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia per la definizione delle
procedure d’infrazione avviate dalla Commissione europea, nonche’ altre disposizioni in materia
di coesione sociale.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 130 del 5 giugno 2013
Convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013 n. 90.

Come potrai notare, si tratta di una disposizione “urgente per recepire la direttiva europea del 2010.
[Già. Non trattengo il disappunto, dinnanzi a certe tempistiche e a questo lessico ilare.]

Forse ti chiederai: “Come mai non l’ho saputo prima?” oppure “Come mai se ne parla soltanto ora?”.

In questo caso, vorrei risponderti professionalmente, dicendo che “attualmente è in aumento l’interesse verso le possibilità di risparmio energetico”. Ma voglio anche aggiungere, con disappunto, che oggi l’argomento è più mainstream, cioè che non è aumentato l’interesse per l’energia rinnovabile e per le sorti di questo povero pianeta, ma semplicemente i fatti di cronaca mondiale inducono a parlarne.

Sono consapevole, non serve a nulla il mio disappunto. Ma nutro l’illusione che quanti più esprimeranno disappunto, quanto prima si allargherà la coscienza collettiva, verso soluzioni per l’ambiente e il risparmio energetico.

Che differenza c’è tra ecobonus al 65% e superbonus 110%?

Un bel caos, vero? Talmente enorme da indurre l’Enea (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibilevedi il suo sito web ) a pubblicare un poster riepilogativo sui vari bonus disponibili.

Puoi scaricarlo integralmente da qui

La principale differenza consiste nel contributo offerto dallo Stato, naturalmente. Poi, il 65% della spesa sostenuta può essere detratto fiscalmente in 10 anni. Mentre il 110% puoi detrarlo in 4 anni.

Cosa cambia, lo si intuisce. Tuttavia, essendo uno sgravio fiscale, se non hai abbastanza tasse su cui applicare la detrazione, specialmente col 110%, il rischio è quello di perdere parte di questo vantaggio.

La differenza successiva di cui voglio parlarti è quella dei requisiti, dei vincoli, dei controlli.

Il 65% riguarda l’intervento di sostituzione degli impianti di climatizzazione (riscaldare e rinfrescare, gli ambienti di casa e l’acqua per lavarti).

Con il 110% ha a che fare con lavori più impegnativi: isolamento termico dei muri, in testa.

Ma la differenza che pone maggiori limitazioni, è quella che riguarda i requisiti per l’accesso ai bonus. Con il 65% c’è più spazio di manovra. Appartamenti in condominio, come alloggi individuali.

Perché indirizzarsi, con le singole proprietà, verso il 65%?

Come ho già trattato su questo blog il “110%” nasce con le migliori intenzioni (agevolare il rilancio economico del settore edilizio e di tutta la sua filiera, sostenendo e rispettando le direttivi europee in ambito ambientale ed energetico) ma si arena nelle trame burocratiche inefficienti e ancor meno prestanti a causa della pandemia, fagocitata in molti casi dalla palude del malaffare che, nel settore edilizio, è endemica e diffusissima, in Italia specialmente; svilita ancor più dalla scarsa propensione tecnica all’innovazione.

Perciò, ora sta vivendo un intiepidimento. Ma nulla è perduto. Rimane sempre l’Ecobonus 65% per dare sollievo alle spese energetiche, incrementare il valore immobiliare, eliminare l’uso del gas e ridurre sensibilmente le emissioni inquinanti e la CO2.

Appartamento in condominio o alloggio indipendente: nessun permesso da richiedere all’assemblea condominiale. Poche pratiche tecniche. Sostituisci la caldaia a gas (e, guarda, se anche il tuo idraulico ti ha rifilato da poco una caldaia a gas “a condensazione” puoi valutare l’opportunità di sostituirla di nuovo, tanto per sigillare davvero e per sempre il tubo del gas!), sostituisci il piano cottura con quello splendido a induzione (splendido, perché splendente! Chi lo ha già, non lo lascia più. Immagina di pulire il piano cottura con una sola passata di panno in microfibra inumidito! Senza bruciarti, ovviamente!). Spendi… la butto lì un tanto al chilo, 20.000€ perché vuoi il top di gamma. Paghi tutto subito (anche con finanziamento, ce ne sono dei buoni, magari chiedi anche alla tua banca), e per i prossimi 10 anni, ogni anno in sede di dichiarazione dei redditi scali dalle tasse che dovresti pagare una cifra pari a 1.300€. Oppure riesci a trovare chi ti faccia lo sconto in fattura, e anziché 20.000€ pagherai un qualcosa in più per l’operazione finanziaria, ma di 22.000€ di spesa, anziché tirar fuori subito 20.000€ pagherai solo 7.700€. Senza doverti più preoccupare di avere abbastanza tasse su cui portare la detrazione.

Parola d’ordine: tagliare le spese energetiche in bolletta.

E se ti parlassi anche di un bell’impianto fotovoltaico al 50% di sconto bonus? Se hai già una casa efficiente, ti rimane solo l’autoproduzione dell’energia! Con un impianto fotovoltaico (ne ho parlato anche qui, esponendo un esempio reale) e le batterie di accumulo, puoi tranquillamente scordarti del gas e delle bollette fuori controllo. Quei 20.000€ (nota bene: questa cifra è solo per facilitare l’esempio! Dipende molto dalla taglia dell’impianto) che puoi pagare subito, per poi scontarne 500€/anno dalle tasse dei prossimi 10 anni, oppure puoi pagare con sconto in fattura, o con prestito, come spiegato precedentemente, saranno assolutamente ammortizzati dal risparmio in bolletta, grazie ai KWh che non dovrai più prelevare dal tuo fornitore!

Cattivo bonus o pessimi controlli?

zombies at the door

Ultimamente, purtroppo, ho dovuto ascoltare tali castronerie, falsità e manipolazioni su due temi DETERMINANTI per il futuro dell’intero pianeta. Energia e Superbonus 110%.

In queste righe tenterò di trattenere il mio disappunto, illustrando la situazione, sia sull’uso di gas che (ripetendomi) sulle ragioni sacrosante e gli obiettivi del Superbonus 110%.
Non entrerò nel merito della percentuale (l’analfabetismo funzionale ha, purtroppo, giocato un ruolo incisivo, nel valutare e affrontare l’operazione 110%. Siamo talmente abituati a pubblicità assurde, tipo “il 70% più il 40%!!!”), tuttavia ritengo che sarebbe stato comunque un provvedimento efficace anche con il 100%; certo però che così, quel che avrebbero incassato le banche, sarebbe stato più comprensibile, ai cittadini…

Ma non mi piace divagare, anzi no! Adoro divagare (a voce) 🙂 e so bene che, nello scrivere, o sei Joyce oppure divagare è un pessimo comunicare.

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Gas: costoso, inquinante, pericoloso.

I nostri clienti stanno tranquilli e al sicuro da questi aumenti.

#sigillailtubo del gas

È un intervento che realizziamo da anni, già con il 65% di sconto statale. Perché dovresti continuare a SUBIRE AUMENTI, INQUINARE, RISCHIARE?

https://www.ilsole24ore.com/art/il-metano-prezzi-record-allarme-bollette-l-autunno-AEFp3Rd

Chiedimi cosa puoi fare, nel tuo appartamento! Se ci fosse la possibilità di ristrutturare energeticamente col 65%? E col 110%? In sicurezza e senza pensieri?!

Sconto 110%: fino a quando possiamo sfruttarlo?

person holding black pen

Evitando di commentare questi “avanti e indré” meramente politici, devo dirti che, a oggi, pare che la proroga paventata al 2023 sia di nuovo contratta al 30 giugno 2022.

per gli edifici plurifamiliari da 2 a 4 unità immobiliari la scadenza passa al 30 giugno 2022 anche qui con l’opzione al 31 dicembre 2022 nel caso al 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 60 per cento dell’intervento complessivo.

[fonte LavoriPubblici ]

Pur rimanendo la CIA come obbligo di comunicazione ai Comuni, il che ha snellito un po’ le lungaggini legate all’inefficienza degli uffici pubblici; pur avendo di fatto ampliato le condizioni per le quali è possibile valutare il 110% [per esempio l’accesso indipendente], ci troviamo a dover fare di corsa.

Lo sconto in fattura, o la fruizione dell’ecobonus (superbonus), sono validi anche per le spese sostenute nel 2022.
MA, e questo ma è gigantesco, come noi temevamo (noi = tecnici e consulenti per l’efficientamento energetico, “sul pezzo” da più di 10 anni!) ci sono problemi con tecnici diversamente preparati e aziende diversamente etiche e discutibilmente oneste.

Cosa intendo? Traggo da fatti reali e specifici, alcune indicazioni:

senza una chiara, dettagliata analisi TECNICA, svolta da chi il lavoro di tecnico nel campo dell’efficientamento energetico, LO SA FARE non da ora, e lo svolge A FAVORE DEI COMMITTENTI, quindi ora i condòmini di un edificio, ora un uniproprietario, non si può fare nulla.

Non si può nemmeno chiedere all’oste se il vino è buono, ovvero non si può (no, proprio non si può!) farsi fare preventivi da società afferenti A MULTIUTILITY che intendono, per i propri interessi, CONTINUARE A VENDERTI IL GAS.

Quando invece, un bravo e capace intervento analitico tecnico, avrebbe dimostrato come, SOSTITUIRE UNA CALDAIA A GAS CON UNA A POMPA DI CALORE, coadiuvata da un impianto fotovoltaico per esempio, avrebbe rappresentato un enorme vantaggio economico per i condòmini E PER IL PIANETA.

QUAL’E’ IL RISCHIO che corri, se ti gabbano?

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Sconto in fattura e aumento del preventivo

Parliamo del bonus 65%, vuoi? Chi ha già affrontato questo argomento, si è accorto di un fatto importante: gli interventi coperti da Bonus (sgravio fiscale) hanno prezzi assai diversi, se si pagano optando per il 65% in 10 anni (paghi tutto, subito) oppure beneficiando dello sconto in FATTURA (65% di sconto, subito).

Proprio così! Con lo sconto in fattura, il costo totale dell’operazione aumenta dal 20% fino al 30%!

E, magari, ti sei chiestə il motivo. Non so dirti se sia equo, o pienamente giustificato, in termini di valore, questo aumento!

Posso però dirti che sì, è giustificato in termini di principio:
con lo sconto in fattura Tu non paghi una buona parte di ciò che prendi (e che contribuirà a farti anche eliminare la bolletta del Gas), che però qualcun altro anticiperà per tuo conto (l’azienda che ti fornisce il lavoro).

E che incasserà con i tempi della Agenzia delle Entrate.

Mentre, se paghi tu tutto subito, è una normale operazione, per chi ti fornisce macchine, installazione ecc. che incassa normalmente. E tu hai uno sconto reale del 65% (se sei capiente) per 10 anni.

Facciamo un esempio? Diciamo che installi una pompa di calore per produrre l’acqua calda e tre pdc per caldo/freddo (due camere e soggiorno) più lo scalda salviette per il bagno.

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Gli Ecobonus: come e perché.

people holding a miniature wooden house

Perché mai, lo Stato, dovrebbe darci dei soldi per farci migliorare i nostri consumi energetici?
Sin dal 1992 furono progettati incentivi per l’energia “pulita”. Diciamo pure che, con gli anni, siamo andati migliorando (è andata meglio per l’ambiente), perché il primo incentivo fu davvero una grossa beffa. Il Fondo Energie Rinnovabili (FER) infatti, includeva negli incentivi (CIP6) l’equiparazione delle fonti rinnovabili propriamente dette a quelle assimilate (termiche, con un abilmente vago “utilizzo dei reflui” finendo per ritardare, secondo alcuni studi, la produzione di vera energia rinnovabile. A favore e a discapito di chi, lascio a voi dire. [approfondisci sul sito di ENEA].

Da dove vengono i denari?💰 Con quali criteri sono dispensati?
Sarebbe bello poterci dilungare su questi aspetti, davvero! Ma ci vorrebbero un paio di giorni, una scatola di Malox e un buon rosso🍷 (Sangiovese, per me 🙂 ).
Preferisco essere efficace ed efficiente, invece, parlando dell’attualità che, nonostante i tempi pandemici e le difficoltà causate da uffici pubblici sempre meno organizzati e disponibili, prospetta per molti (non per tutti, ma per molte famiglie, ve l’assicuro) enormi vantaggi. Qualche accenno, e mi raccomando: se trovate elementi nei quali rientrate e NON VOLETE PERDERVI L’OCCASIONE per rimanere con una casa zombie, contattatemi! Sezioni CONTATTAMI di questo sito.

Parliamo del Decreto Rilancio, specificamente dell’ ART. 119 esistono interventi, cosiddetti TRAINANTI ovvero è necessaria la loro realizzazione per poter accedere al bonus 110%:
– pompa di calore per impianti a gas
– cappotto
– solare termico
Se avete i requisiti e potete effettuare un intervento di quelli qui sopra elencati, potete anche realizzare con lo stesso bonus seguenti (detti trainati):
– fotovoltaico
– accumulo
– serramenti e infissi
– domotica

Quali edifici sono ammessi, a questa pacchia energetica? Quelli che possiedono questi requisiti:
– funzionalmente indipendenti (acqua, gas, luce, caldaia)
– con accessi autonomi (anche da cortile APERTO comune)
– vale anche l’accesso con servitù di passaggio

Esistono dei tetti di spesa, entro i quali ogni intervento deve rientrare.
Il tetto di spesa é uguale alla somma dei limiti singoli di spesa.

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