Sconto in fattura e aumento del preventivo

Parliamo del bonus 65%, vuoi? Chi ha già affrontato questo argomento, si è accorto di un fatto importante: gli interventi coperti da Bonus (sgravio fiscale) hanno prezzi assai diversi, se si pagano optando per il 65% in 10 anni (paghi tutto, subito) oppure beneficiando dello sconto in FATTURA (65% di sconto, subito).

Proprio così! Con lo sconto in fattura, il costo totale dell’operazione aumenta dal 20% fino al 30%!

E, magari, ti sei chiestə il motivo. Non so dirti se sia equo, o pienamente giustificato, in termini di valore, questo aumento!

Posso però dirti che sì, è giustificato in termini di principio:
con lo sconto in fattura Tu non paghi una buona parte di ciò che prendi (e che contribuirà a farti anche eliminare la bolletta del Gas), che però qualcun altro anticiperà per tuo conto (l’azienda che ti fornisce il lavoro).

E che incasserà con i tempi della Agenzia delle Entrate.

Mentre, se paghi tu tutto subito, è una normale operazione, per chi ti fornisce macchine, installazione ecc. che incassa normalmente. E tu hai uno sconto reale del 65% (se sei capiente) per 10 anni.

Facciamo un esempio? Diciamo che installi una pompa di calore per produrre l’acqua calda e tre pdc per caldo/freddo (due camere e soggiorno) più lo scalda salviette per il bagno.

Normalmente, un intervento del genere, con Top Di Gamma, ti costerebbe, di listino, sui 15.000€.

1 – Caso “sconto 65% con detrazione fiscale“: paghi 15.000€ e nei prossimi 10 anni sconti dalle TUE TASSE 975€ ogni anno, DUNQUE uno sconto reale, in 10 anni, di 9.750€.

SPESA NETTA, finanziariamente parlando, di 9.000-5.850 = 3.150€ Dopo 10 anni.

2 – Caso “Sconto in fattura“: valore dell’intervento 15.000€. Per l’anticipo che effettua a tuo favore il fornitore, che ha un valore di almeno il 2% annuo, più le pratiche ecc. consideriamo come minimo un 2.000€. Le aziende trasparenti, affidabili, ti diranno che i 2.000€ li verserai liberamente (senza la necessità del bonifico parlante) perché questa cifra non rientrerà nel denaro detraibile. Quindi, rispetto alla prima ipotesi fatta qui sopra (detrazione fiscale), a fronte dell’intervento di valore 15.000€, con lo sconto in fattura esborserai (rate, o avanzamento lavori, verifica sempre sia tutto scritto sul contratto) 2.000€ + il 35% di 15.000€ (5.250€). E’ chiaro il vantaggio: il lavoro da 15.000€ lo paghi solo 7.250€, e non ci pensi più. Ottima soluzione per chi non voglia mobilitare il proprio capitale, per chi non disponga di tutta la cifra, per chi non sia certo che, per i prossimi 10 anni, manterrà capienza fiscale o ha già delle detrazioni in corso. Questo perché, il vantaggio della detrazione al punto 1) è valida SOLO SE SI HANNO TASSE DA DETRARRE.

3 – Naturalmente è possibile ricorrere a un finanziamento “al consumo”. Sia che vogliate coprire tutta la spesa (opzione 1 – detrazione fiscale) che vogliate coprire tutto o in parte ciò che pagherete con lo sconto diretto in fattura (opzione 2 – sconto in fattura).

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In conclusione : sconto subito, in fattura, di fatto un circa 50%. Sconto fiscale (ritorno in 10 anni sulla Tua IRPEF, SE SARAI SEMPRE CAPIENTE) del 65% se anticipi tutto tu.

Intanto non esitare e chiedimi quel che ti occorre chiarire. Usa WhatsApp, al 370 trecentosei 70 diciannove.

Aggiornamento 11 novembre

Finalmente si sono occupate approfonditamente della questione anche trasmissioni giornalistiche, con inchieste molto interessanti.

Infatti, un conto è l’aumento subito dagli interventi, per la remunerazione dell’operazione finanziaria che sorregge lo sconto in fattura.

Che, sin qui, abbiamo visto specialmente in interventi su monofamiliari.

Un altro è il problema, che si è evidenziato (tipicamente italiano, contenuto diciamo così in un 4% degli interventi rilevati) specialmente sul 110% per ovvie ragioni di quantità economica e molteplicità di attori e che possiamo tranquillamente definire TRUFFA, ATTO DELIQUENZIALE, INCAPACITÀ GESTIONALE. Riguarda, per forza di cose, interventi corposi (milioni di euro) in condomini.

Per forza di cose, perché a) quando la cifra è divisa tra più condomini b) quando l’amministratore è incapace e non si fa supportare da tecnici preparati o, peggio, è disonesto e c) ci si affida ad aziende incapaci o, peggio, malfidate, si verifica la tempesta perfetta.

Il proprietario si fida (e come fa, altrimenti, a controllare un capitolato con decine e decine di voci e di numeri?) dell’amministratore, che si fida dell’azienda esecutrice.

Ma quando arriverà la verifica DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE il proprietario di ogni appartamento, in quanto beneficiario dello sgravio fiscale, che magari ha votato sì ai lavori che, anziché 100.000€, gli sono costati 10.000€, DOVRÀ PAGARE TUTTO E LA MULTA!

Ecco perché è bene interessarsi dei bonus tenendo d’occhio tutti i passaggi, facendosi consigliare e seguire da chi tratta questa materia specifica da molto tempo.

Non esitare, se hai dubbi e curiosità, contattami subito, via web, da qui.