SUPERBONUS da 110% a 90%

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Non eccepisco sulla percentuale, potrei sulle motivazioni. Pessimi controlli, scarsa serietà di aziende improvvisate, poca e poco preparata informazione …

Scrivevo ciò nel NOVEMBRE 2022. Ti ripropongo questo approfondimento sul superbonus, alla luce delle ultime decisioni prese dall’ennesimo Governo di politici avulsi dalla realtà. Non se ne esce? Beh! Immagino sia molto difficile farlo. Non si tratta di STOP al superbonus. Si tratta di minare ulteriormente la fiducia delle persone comuni, quelle cha pagano il mutuo e le bollette, per intenderci.


Te ne ho già parlato a lungo in questi articoli.

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Te ne ho parlato da persona informata sui fatti. Da tecnica che, lavorando assieme ad aziende preparate, specializzate proprio in questo settore, con le quali abbiamo fatto i salti mortali per farti avere le soluzioni migliori, nel miglior tempo possibile, ha aiutato famiglie e aziende ad affrontare la crisi.

Mentre i politici si arrabattavano per ostacolare il successo di un’operazione che permetteva A CONDOMINI, A PICCOLI PROPRIETARI (in Italia, più dell’80% delle persone possiede la casa in cui è residente), di eliminare la spesa del gas, di ridurre l’emissione di CO2 grazie alle energie rinnovabili, di tagliare LE BOLLETTE.

Ora, lo avrai saputo, lo sconto fiscale scende al 90% e (mentre tutte le associazioni di categoria auspicavano divenisse funzionale e organico) con tempistiche ridicole.

Dicevo, a inizio pezzo, che il 90% di sconto fiscale è ancora un buon obiettivo. Immaginati di investire 70.000€ per aggiustare tutte le cose che non vanno, nella tua casa: infissi colabrodo, caldaia energivora 🙂 ecc. rendendoti autonoma/o producendo energia dal fotovoltaico. Se, veramente, di quei 70.000€ te ne tornassero in tasca, in 5 anni, 63.000€ (12.600 ogni anno) scalati dalle tasse che, se sei dipendente, l’azienda ti rende in busta, sarebbe vantaggioso persino anticiparli prendendo un prestito.

Il dramma, la scelleratezza, è tutta nella burocrazia finanziaria. Nel volerci guadagnare delle banche, nella non formazione degli uffici tecnici, nell’inadeguatezza degli uffici dell’agenzia delle entrate. Al punto da seminare il panico, nel dover sentire dire che IL SUPERBONUS sarebbe addirittura pericoloso. E, per certi aspetti, lo è diventato se a lavorare sono aziende impreparate, che non riescono a stare dietro ai decreti attuativi, per esempio.

Eppure, i miei clienti lo hanno usato, il superbonus 110%. Ad alcuni è capitato di patire installazioni non precise, perché la richiesta di installatori ci ha costretti a trovare molti più fornitori, su cui è più difficile mantenere il controllo. Ma, in questi casi, hanno ottenuto ragione, comunque. E hanno potuto eliminare la spesa del gas, già mostruosa anche prima della pretestuosa guerra in Ucraina. Per esempio.

OGGI, INSOMMA, COSA FARE?

Aspettare, per capire cosa davvero sia realizzabile. Non mollare l’idea di poter efficientare la propria casa, rendendola così anche più godibile e aumentandone il valore.

Io ho efficientato, e supportato amici e parenti a farlo. Non abbiamo più la spesa del gas. Abbiamo una maggior gestione del clima in casa, e ti sorprendo: NESSUNO di noi ha beneficiato del 110% 😉

Parafrasando una famosa affermazione: “Se pensi che una consulenza seria costi troppo, ancora non hai fatto i conti con quel che ti costerà una scarsa. O inesistente!”

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Superbonus, aumentati i massimali.

Che significa? Già, è una domanda che chiunque sia rimasto a guardare questa vicenda, “in onda” ormai da due anni, si pone. Lecitamente.

Ricordate, quando ne parlarono per la prima volta in TV, senza peraltro averne conoscenza?

Potrete ristrutturare casa GRATIS!

Così, dicevano tutti. Mentre gli addetti ai lavori spulciavano le pagine di legge. Attendendo i decreti attuativi.

E invece, tra un aggiustamento e l’altro, tra un governo e l’altro E soprattutto in mezzo alla pandemia, che ha concesso il “lavoro da casa” per centinaia di migliaia di impiegati pubblici, è stato eroico realizzare interventi regolari e sicuri.

Ma è pur stato fatto, bene, da chi ne aveva mezzi e competenze. Lo ripeto, sì, perché è così: ogni volta che c’è un bonus, un incentivo (qualcuno ricorderà i primi impianti fotovoltaici incentivati…) in troppi si improvvisano esperti. E, in troppi, ci rimettono in termini soprattutto di sicurezza.

Bene, veniamo al tema di questo post. I massimali. E i limiti Isee, e la cessione del credito reiterata.

Vi invio al sito di Equologia per i dettagli, e attendo le vostre richieste per darvi risposta alla fatidica domanda: posso efficientare, e con quali interventi, la mia abitazione, sfruttando bonus e superbonus?

Messaggi WhatsApp al tre sette zero 306 settanta diciannove 😏

Silvia

Cattivo bonus o pessimi controlli?

zombies at the door

Ultimamente, purtroppo, ho dovuto ascoltare tali castronerie, falsità e manipolazioni su due temi DETERMINANTI per il futuro dell’intero pianeta. Energia e Superbonus 110%.

In queste righe tenterò di trattenere il mio disappunto, illustrando la situazione, sia sull’uso di gas che (ripetendomi) sulle ragioni sacrosante e gli obiettivi del Superbonus 110%.
Non entrerò nel merito della percentuale (l’analfabetismo funzionale ha, purtroppo, giocato un ruolo incisivo, nel valutare e affrontare l’operazione 110%. Siamo talmente abituati a pubblicità assurde, tipo “il 70% più il 40%!!!”), tuttavia ritengo che sarebbe stato comunque un provvedimento efficace anche con il 100%; certo però che così, quel che avrebbero incassato le banche, sarebbe stato più comprensibile, ai cittadini…

Ma non mi piace divagare, anzi no! Adoro divagare (a voce) 🙂 e so bene che, nello scrivere, o sei Joyce oppure divagare è un pessimo comunicare.

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Superbonus 110% aggiornamento novembre 2021

blue and white striped textile

Se ti dico che seleziono i clienti, che non a tutti decido di far intraprendere il percorso del 110% e che i rimaneggiamenti su di un dispositivo di legge che è riuscito a dare respiro a proprietari e aziende del settore, sono IMBARAZZANTI?

Uno Stato che, piuttosto che attuare una rete di CONTROLLI SERI e di comminare SANZIONI CERTE, rimaneggia dilettantisticamente e ideologicamente un bonus eccezionale, dove tutti vincevano (nonostante banche allucinate, dipendenti pubblici inefficienti, tecnici impreparati!) è inqualificabile.

Bene, dopo questo piccolo ma sentito sfogo personale, ti comunico che SE HAI UN IMMOBILE da efficientare, e vuoi finalmente sapere se puoi sistemarlo beneficiando del 110%, o del 65% oppure del 50% di SCONTO FISCALE, c’è una sola, SERIA, SICURA ED EFFICACE azione che ti posso proporre: LO STUDIO DI FATTIBILITA’.

Ovvero: ci sentiamo, mi fai dare un’occhiata all’immobile, alle planimetrie e alle bollette (per analizzare le esigenze energetiche) e ti comunicherò se ti conviene tirar fuori, momentaneamente, 1.900€ per fare lo studio di fattibilità (l’analisi approfondita che ci dirà con SICUREZZA come puoi muoverti) e che, in caso positivo, ti farà ottenere CHIAVI IN MANO, cioè senza pensieri, i lavori incluso la cessione del credito. Con preventivo lavori, costo pratica e benefici.

Oppure ti dirò che no, non hai i requisiti per il 110% ma puoi comunque efficientare (aumento di comfort e di valore del tuo immobile) con lo sconto del 65% in fattura.

Oppure puoi “solo” installare un ottimo impianto fotovoltaico, con batterie, spendendo solo la metà. In questo caso, per dare un’idea di quel che andresti a spendere e a installare, racconto sempre del mio piccolo impianto, installato 10 anni or sono. Taglia 2 KWp scarsa (1,88), con optimizer. Ci ho speso quello che, oggi, spendi tu per installare un 6 KWp con batterie!

E TI SARANNO RESTITUITI I 1900€ se non sarai idoneə al 110%.

Perciò, contattami pure SUBITO! Qui non c’è tempo da perdere! 😉

Gas: costoso, inquinante, pericoloso.

I nostri clienti stanno tranquilli e al sicuro da questi aumenti.

#sigillailtubo del gas

È un intervento che realizziamo da anni, già con il 65% di sconto statale. Perché dovresti continuare a SUBIRE AUMENTI, INQUINARE, RISCHIARE?

https://www.ilsole24ore.com/art/il-metano-prezzi-record-allarme-bollette-l-autunno-AEFp3Rd

Chiedimi cosa puoi fare, nel tuo appartamento! Se ci fosse la possibilità di ristrutturare energeticamente col 65%? E col 110%? In sicurezza e senza pensieri?!

Bonus 110%: bilancio, a un anno di attività.

wood sky blue building

Un anno fa, chi non seguiva da dentro, da tempo e con esperienza la grande opportunità economica ed ecologica rappresentata dal SUPERBONUS 110% scopriva che, forse, c’era da fare.

Chi mancava dei requisiti di cui sopra, chi ha intravisto solo la parte economica, il business, ha creato in fretta e furia società per accaparrarsi clienti e denari.

Chi, da oltre un decennio, ha lavorato proprio in questa direzione, ovvero EFFICIENTAMENTO ENERGETICO, RISPARMIO ENEREGTICO, ENERGIA PULITA E BONUS STATALI, nel mese di agosto dello scorso anno, ha raccolto oltre tre milioni di commesse. Mentre “gli altri” si ingegnavano tentando di capire come eludere e come gestire le pratiche e le doverose richieste dell’Agenzia delle Entrate.

Premessa un po’ pungente, ma necessaria. Credetemi, ho sentito raccontare cose, in questo anno, che mi hanno costretta a riprendere la meditazione, per non rimetterci lo stomaco 🙂

Si è trattato di una sfida sicuramente complessa. I decreti attuativi sono usciti a spizzichi e bocconi, i limiti di spesa, i prezziari, le distinzioni tra interventi efficientanti, la TOTALE IGNORANZA IN MATERIA di imprenditori edili, tecnici progettisti, amministratori condominiali. E, su tutto questo, le banche!

Ho contattato, nel settembre del 2020, alcune banche con le quali ho rapporti personali (conosco sue/oi dirigenti, non perché c’ho i conti lì 😀 ). In tutta franchezza, mi hanno spiegato come fossero in ritardo, nell’organizzare l’operazione finanziaria del 110%. Al solito insomma, ritardi nelle norme, ritardi nelle indicazioni, ritardi nell’approntare persino la modulistica… ma, andiamo oltre.

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Sconto 110%: fino a quando possiamo sfruttarlo?

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Evitando di commentare questi “avanti e indré” meramente politici, devo dirti che, a oggi, pare che la proroga paventata al 2023 sia di nuovo contratta al 30 giugno 2022.

per gli edifici plurifamiliari da 2 a 4 unità immobiliari la scadenza passa al 30 giugno 2022 anche qui con l’opzione al 31 dicembre 2022 nel caso al 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 60 per cento dell’intervento complessivo.

[fonte LavoriPubblici ]

Pur rimanendo la CIA come obbligo di comunicazione ai Comuni, il che ha snellito un po’ le lungaggini legate all’inefficienza degli uffici pubblici; pur avendo di fatto ampliato le condizioni per le quali è possibile valutare il 110% [per esempio l’accesso indipendente], ci troviamo a dover fare di corsa.

Lo sconto in fattura, o la fruizione dell’ecobonus (superbonus), sono validi anche per le spese sostenute nel 2022.
MA, e questo ma è gigantesco, come noi temevamo (noi = tecnici e consulenti per l’efficientamento energetico, “sul pezzo” da più di 10 anni!) ci sono problemi con tecnici diversamente preparati e aziende diversamente etiche e discutibilmente oneste.

Cosa intendo? Traggo da fatti reali e specifici, alcune indicazioni:

senza una chiara, dettagliata analisi TECNICA, svolta da chi il lavoro di tecnico nel campo dell’efficientamento energetico, LO SA FARE non da ora, e lo svolge A FAVORE DEI COMMITTENTI, quindi ora i condòmini di un edificio, ora un uniproprietario, non si può fare nulla.

Non si può nemmeno chiedere all’oste se il vino è buono, ovvero non si può (no, proprio non si può!) farsi fare preventivi da società afferenti A MULTIUTILITY che intendono, per i propri interessi, CONTINUARE A VENDERTI IL GAS.

Quando invece, un bravo e capace intervento analitico tecnico, avrebbe dimostrato come, SOSTITUIRE UNA CALDAIA A GAS CON UNA A POMPA DI CALORE, coadiuvata da un impianto fotovoltaico per esempio, avrebbe rappresentato un enorme vantaggio economico per i condòmini E PER IL PIANETA.

QUAL’E’ IL RISCHIO che corri, se ti gabbano?

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Gli Ecobonus: come e perché.

people holding a miniature wooden house

Perché mai, lo Stato, dovrebbe darci dei soldi per farci migliorare i nostri consumi energetici?
Sin dal 1992 furono progettati incentivi per l’energia “pulita”. Diciamo pure che, con gli anni, siamo andati migliorando (è andata meglio per l’ambiente), perché il primo incentivo fu davvero una grossa beffa. Il Fondo Energie Rinnovabili (FER) infatti, includeva negli incentivi (CIP6) l’equiparazione delle fonti rinnovabili propriamente dette a quelle assimilate (termiche, con un abilmente vago “utilizzo dei reflui” finendo per ritardare, secondo alcuni studi, la produzione di vera energia rinnovabile. A favore e a discapito di chi, lascio a voi dire. [approfondisci sul sito di ENEA].

Da dove vengono i denari?💰 Con quali criteri sono dispensati?
Sarebbe bello poterci dilungare su questi aspetti, davvero! Ma ci vorrebbero un paio di giorni, una scatola di Malox e un buon rosso🍷 (Sangiovese, per me 🙂 ).
Preferisco essere efficace ed efficiente, invece, parlando dell’attualità che, nonostante i tempi pandemici e le difficoltà causate da uffici pubblici sempre meno organizzati e disponibili, prospetta per molti (non per tutti, ma per molte famiglie, ve l’assicuro) enormi vantaggi. Qualche accenno, e mi raccomando: se trovate elementi nei quali rientrate e NON VOLETE PERDERVI L’OCCASIONE per rimanere con una casa zombie, contattatemi! Sezioni CONTATTAMI di questo sito.

Parliamo del Decreto Rilancio, specificamente dell’ ART. 119 esistono interventi, cosiddetti TRAINANTI ovvero è necessaria la loro realizzazione per poter accedere al bonus 110%:
– pompa di calore per impianti a gas
– cappotto
– solare termico
Se avete i requisiti e potete effettuare un intervento di quelli qui sopra elencati, potete anche realizzare con lo stesso bonus seguenti (detti trainati):
– fotovoltaico
– accumulo
– serramenti e infissi
– domotica

Quali edifici sono ammessi, a questa pacchia energetica? Quelli che possiedono questi requisiti:
– funzionalmente indipendenti (acqua, gas, luce, caldaia)
– con accessi autonomi (anche da cortile APERTO comune)
– vale anche l’accesso con servitù di passaggio

Esistono dei tetti di spesa, entro i quali ogni intervento deve rientrare.
Il tetto di spesa é uguale alla somma dei limiti singoli di spesa.

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